DIMISSIONI VICESINDACO A ROMA/Venturini: l’apoteosi dei duri e puri

Si consuma l’ennesima “tragedia” in Campidoglio, anche il vice sindaco Nieri lascia.
La sua commomarino-foto-buzzi-vente lettera di commiato non mi convince, così come non mi hanno mai convinto i “duri e puri”, di cui le modalità dell’epilogo finale di Nieri mi sembra costituiscano l’apoteosi.
Lascia per il bene di Roma? Lascia perché Marino deve assolutamente rimanere in sella? Lascia, sono sue parole, per “impraticabilità del campo di gioco”?
Sarò certamente limitato ma non capisco proprio, e comprendo ancora meno, la mossa così come prospettata e tanto meno le motivazioni date.
Non serve, comunque, troppa dietrologia per ravvisare come intorno al Sindaco, sul commissariamento de facto del quale sembra proprio si avanzi a grandi passi, si stia creando il vuoto e si ha l’impressione di una fuga dalla nave che affonda.
Anche questo ultimo episodio, quindi, non può che confermare la mia convinzione che i romani abbiano diritto di esprimersi quanto prima con il voto anticipato, essendo, orami, il progetto politico che hanno in maggioranza approvato con il consenso elettorale (che ha visto, però, una grandissima percentuale di astenuti) naufragato e prospettandosi, nelle migliore delle ipotesi, un Marino ter che difficilmente potrà sostenersi coerente con quanto gli elettori hanno votato.
Antonfrancesco Venturini
Coordinatore di Roma Capitale Popolari per l’Italia

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