Finestra sull’Italia: cosa cambia con l’elezione di Mattarella? Intervista a Potito Salatto

RomaPalazzoQuirinaleMONDO GRECO – Intervista di Enrico Filotico – Prende avvio una nuova rubrica di MG, “Finestra sull’Italia” in cui periodicamente verrà dato spazio e voce alle faccende italiane: politiche, sociali, economiche e culturali. A parlare questa volta è Potito Salatto, politico di lungo corso, già vicepresidente della Regione Lazio ed eurodeputato, attualmente vicepresidente del partito Popolari per l’Italia.

Italia e Grecia dall’inizio della terribile crisi economica scoppiata nel 2008 sono legale da un fil rouge che appare ormai indissolubile. Mentre nell’Ellade Alexis Tsipras prometteva un futuro migliore all’insegna del cambiamento, dall’altra parte dell’Adratico Sergio Mattarella diventava il Presidente della Repubblica italiana. Il punto sulla situazione di Grecia e Italia ed uno sguardo al futuro dopo le recenti elezioni, sono al centro dell’incontro di Mondo Greco con Potito Salatto, tra l’altro ottimo frequentatore/conoscitore della Grecia.

Quale sarà l’agenda del nuovo capo dello stato?

Credo che il primo tema che il nuovo presidente della Repubblica dovrà affrontare sarà la riforma della giustizia, intervenendo direttamente per ristabilire un rapporto equilibrato tra magistratura e politica nell’interesse dei cittadini. La seconda priorità non potrà che essere quella delle riforme istituzionali per evitare possibili conflitti di costituzionalità.

Il metodo Napolitano continuerà o il fil di ferro di Mattarella giocherà un ruolo?

Ogni capo dello stato ha caratteristiche peculiari. Per quanto si voglia dare continuità con il proprio predecessore, la storia e la cultura personali rendono inevitabile un’azione originale. Il che, nel caso specifico, mi sembra un gran bene.

Ha vinto Renzi e hanno perso gli altri?

Secondo me, con l’elezione di Sergio Mattarella a presidente della Repubblica ha vinto l’Italia, il nostro sistema democratico. Ed è questo che importa.

Il centrodestra sembra all’anno zero: come uscirne?

Non mi stancherò mai di ripeterlo. I popolari italiani che si riconoscono nel PPE sono alternativi alla sinistra, che invece si identifica nel PSE, e restano inconciliabili con i populisti di destra e sinistra. O ritrovano una comune azione unitaria o sono destinati ad avere sempre più un ruolo marginale nello scenario politico italiano.

A sinistra sta nascendo una cosa rossa con Landini e Civati?

Se Renzi continua a voler imporre senza mediazione le proprie tesi alla sua minoranza interna, prima o poi sorgerà qualcosa di consistente alla sinistra del Pd dando nuovamente vita a forme di massimalismo radicale che certo non giovano alla stabilità politica del Paese.

In Grecia e’ cambiato tutto in pochi giorni: ha fiducia nella ricetta di Tsipras?

Ho più fiducia nella razionalità dei rappresentanti dell’Ue che non possono non porsi il problema della pericolosità che la semplice politica del rigore ha per la coesione sociale nei Paesi in difficoltà. La Grecia va sostenuta nella sua ripresa, non solo per ragioni di solidarietà nei confronti di un popolo ormai allo stremo, ma anche nell’interesse della stessa Europa che rischia un’irragionevole implosione.

 

Author: admin

Share This Post On

Submit a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *