Francia: Mario Mauro, senza vera politica estera Alto rappresentante Ue figura inutile

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ROMA – “Il mio augurio alla vigilia della chiusura del semestre europeo a guida italiana è che ci sia un inizio effettivo di una vera politica estera della Ue e che non ci tocchi considerare tra pochi mesi l’Alto Rappresentante come l’ennesimo dirigente soprammobile chiamato a ratificare le non decisioni prese da ogni singolo stato membro”. Così il senatore del gruppo Grandi Autonomie e Libertà Mario Mauro, presidente dei Popolari per l’Italia, al termine dell’informativa del ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, sull’attentato terroristico al periodico Charlie Hebdo a Parigi.

“L’Islam – ha aggiunto – ha al suo interno un grave problema, un bubbone ventennale caratterizzato da un radicalismo teologico-politico che va ‘curato’ aiutando, innanzitutto, la parte sana dell’Islam. Sarà estremamente difficile trovare soluzioni adeguate fintanto che all’interno delle Nazioni Unite verrà consentito di pubblicizzare e rilanciare il dibattito sui temi legati alla predicazione fondamentalista. Il tema del fondamentalismo non deve essere ritirato fuori dal cilindro in queste settimane solo alla luce del pericolo costituito dall’Isis, ma deve essere condotta una battaglia di democrazia per promuovere in maniera unitaria l’idea di convivenza civile che la comunità internazionale è chiamata a costruire. In questo anche l’Unione europea deve sciogliere alcuni nodi legati al proprio progetto politico”.

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