Governo amico delle banche

img392703Con l’accordo siglato dai 27 Paesi UE in merito al meccanismo di fallimento ordinato delle banche, precipitiamo nell’ennesimo abuso ai danni dal consumatore.
Dopo aver compiuto i primi passi in tal senso con la gestione del collasso cipriota, l’Unione Europea ha prestabilito che, qualora gli istituti creditizi si trovassero in situazioni di default tecnico, l’onere delle perdite saranno scaricate dagli Stati direttamente ai creditori e ai correntisti dell’istituto.
Quindi, se una banca fallisce, non più per primi lo Stato o la BCE inietteranno liquidità a compensazione delle perdite, bensì saranno chiamati in causa, per ordine di chiamata, gli azionisti, gli obbligazionisti e, nei casi più estremi, i titolari di depositi bancari (garantiti fino ai 100.000,00 €).
Questo scempio, perché di scempio si tratta, è generalmente chiamato bail-in e viene imposto prevalentemente dalla classe dirigenziale dell’Europa del Nord, sempre poco avvezza ad interventi di salvataggio nei confronti del tanto biasimato e “sprecone” Sud.
Nuovo avallo delle politiche ‘merkeliane’ e delle lobbies bancarie?
Come negarlo!
L’indignazione deriva proprio da questo:
è evidente come Matteo Renzi sia sempre di più legato a doppio filo ai suoi finanziatori e ai potentati della finanza.
Al consumatore-risparmiatore non può essere chiesto di valutare una banca per la sua solidità finanziaria (esistono enti opportunamente preposti a livello nazionale e europeo, ovvero Banca d’Italia e BCE); quello che deve venirgli chiesto è al massimo la verifica della qualità dei servizi che può offrire l’istituto di credito.
Non è legittimo che gli vengano da adesso imposte, paradossalmente, due diligence finanziarie artigianali fai-da-te.
La deriva è preoccupante anche concettualmente perchè, nei fatti, trasforma il correntista in un creditore della banca e, in caso di fallimento, lo scotto è una imposta dell’8% sul patrimonio depositato.
Perché accettare una condizione così scandalosa?
Perché permettere una situazione per la quale, se banchieri o Amministratori Delegati amministrano male l’istituto, deve sopperirne gli oneri finanziari e morali l’incolpevole risparmiatore?
Mi sembra che da quando Renzi si è insediato al governo siano state varate leggi e decreti solo e soltanto a favore delle Banche e dei ricchi e mai, dico mai, a favore e in aiuto della gente!
Questa genuflessione politica è non solo grave, ma addirittura pericolosa.
A questo scempio dobbiamo mettere la parole ‘fine’.

Angelo Cenicola

Author: admin

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