IMMIGRAZIONE/Salatto: Interrogarsi sui reali interessi della malavita

Lanci-ANSA-AGI-e-Adnkronos-sul-progetto-Lampedusa-dell-INMP-sono-solo-3-i-casi-infettivi-su-9303-trattati_large“Altri 200 profughi annegati con un barcone nei pressi dell’isola di Rodi. E intanto si continua a discutere: blocco navale si, blocco navale no; intervento europeo, intervento dell’Onu; affondamento delle barche della morte sulle spiaggie di provenienza oppure corridoi umanitari. Tutte cose logiche. Cio’che non torna e’pero’,perchè mai non ci si chieda fino in fondo quali siano i reali interessi della malavita su questa vicenda che secondo alcuni esponenti di mafia capitale ‘rende piu’della droga’. Come mai i nostri servizi di intelligence non si attivano fino in fondo per capire chi fornisce soldi per le traversate dei singoli migranti? Alfano e il Copasir battano un colpo! E’ immaginabile che questi sventurati possano pagarsi da soli due o tre mila dollari a persona per affrontare un viaggio cosi’ pericoloso senza alcuna garanzia per il futuro? Dopo l’esperienza di mafia capitale si verifichino fino in fondo gli appalti e le gestioni dei centri di accoglienza; si combattano sui territori di provenienza le cosche malavitose che gestiscono questa immane tragedia. Potrebbe essere questa la soluzione più efficace per fermare un’inarrestabile mattanza. Indignarsi solo per i morti non è sufficiente, anzi è vergognoso”. Lo dichiara in una nota Potito Salatto, vicepresidente nazionale dei Popolari per l’Italia e membro del Bureau del PPE a Bruxelles.

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