La doppia morale della Sinistra

Festa Unita': sindaco di Roma Ignazio Marino a Bolognawww.futuro-europa.it – Ancora una volta la tradizionale “doppia morale” della sinistra italiana si fa sentire a gran voce. Dopo le preoccupazioni esternate dalla Santa Sede sulle condizioni pietose nelle quali versa Roma alla vigilia del Giubileo indetto dal Santo Padre, vari esponenti del PD, e non solo, hanno incautamente criticato la “ingerenza” della Chiesa sull’Amministrazione Capitolina, rivendicando il ruolo autonomo e laico della politica nel nostro Paese.

Fermo restando che anche noi, non di sinistra, rivendichiamo tale diritto, talché De Gasperi ha sempre definito la DC un “partito dei Cattolici” certamente non “confessionale ” ma profondamente laico nelle sue scelte politiche, mi permetto di fare presente come in passato il PCI si mosse rispetto ad un evento promosso dal Vicariato di Roma. Mi riferisco all’approfondito dibattito svoltosi nel febbraio 1974 in occasione del Convegno voluto dal Cardinale Poletti, Vicario di Roma, sul tema:”Responsabilità dei cristiani di fronte alle attese di carità e giustizia nella Diocesi di Roma”. Convegno che poi, giornalisticamente assunse il titolo “I mali di Roma”.

Malgrado Roma in quei tempi non fosse ridotta come oggi, gli effetti delle critiche mosse, a torto o a ragione, ad Amministrazioni a guida di Sindaci DC, portarono dal 1976 al 1985 al governo del Campidoglio Argan, Petroselli, Vetere, tutti di estrazione del PCI.

Di che cosa, quindi, si lamentano oggi i sostenitori ufficiali o occulti di Marino dopo tutto quello che è successo? Come stigmatizzare la Santa Sede di “indebite interferenze” sullo stato della città che accoglierà milioni di pellegrini da tutto il mondo? Come non consentire la preoccupazione che la mancanza di un piano strategico di accoglienza con adeguati servizi possa ancor più macchiare il volto della nostra città nel corso di un evento mondiale quale quello del “Giubileo della Misericordia” promosso da Papa Francesco? Un timore questo che vale anche per noi laici.

Si lascino, dunque, da parte le evidenti strumentalizzazioni di chi vede il Partito di Marino sceso nei sondaggi al 19% e ci si dedichino i Commissari Prefettizi a compiere, immediatamente, atti concreti per recuperare il tempo perduto e a ridare quel volto dignitoso che spetta, per la sua millenaria storia, alla nostra Roma.

Potito Salatto

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