Legge stabilità: Di Maggio, ‘marchette’ nel testo, meglio lasciare l’aula

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ROMA- “Lo ripeto da tempo, questo è un governo di dilettanti allo sbaraglio. Le continue limature al maxiendamento altro non sono che la spartizione delle ‘marchette’ della maggioranza”. Lo dice in una nota il senatore dei Popolari per l’Italia Tito Di Maggio a proposito del lungo ritardo nella presentazione al maxiemendamento alla legge di stabilità sulla quale il governo ha posto la questione di fiducia.

“Mi auguro – ha aggiunto Di Maggio – che i senatori abbiano rispetto della loro dignità e lascino palazzo Madama a quanti sono complici di questa inqualificabile farsa e di questa inquietante finanziaria, che da una parte darà ai soliti amici del presidente Renzi e ai suoi sodali, mentre dall’altra farà pagare, come sempre ed inesorabilmente ai soliti ‘poveri italiani'”.

 

 

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