Mancato controllo. “Marino si dimetta”. L’intervento di Potito Salatto

Marino partecipa al 40° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Vietnam al Quirinale

 

AFFARITALIANI, ROMA – Giustamente Renzi ha affermato che il Pd non consentirà ai ladri di gestire la capitale. Noi, a questa affermazione che condividiamo, aggiungiamo, per quello che ci compete, che non affideremo agli inetti la conduzione del Campidoglio. Questo significa che chiediamo a gran voce le dimissioni di Marino. Un sindaco che, a parole, oggi continua a riaffermare il suo impegno per la legalità e la trasparenza. Ma a quale legalità fa riferimento questo strano personaggio che rifiuta di ottemperare alla legge che vieta la trascrizione dei matrimoni gay avvenuti fuori dal territorio italiano; che lascia per mesi la sua auto nel parcheggio senatoriale pur non avendone più diritto; che non paga le multe e parcheggia in siti vietati? Per non parlare del mancato controllo dei centri di accoglienza, terreno di presunto malaffare (lo chiarirà la magistratura), per i quali è evidente lo stato di abbandono e degrado in assoluto contrasto con i milioni di euro elargiti per la loro gestione.

La verità è che Marino dovrebbe lasciare per la sua insipienza amministrativa che ha reso Roma irriconoscibile sotto ogni profilo. Non sono mai stato un sostenitore della Polverini, anzi. Mi permetto però di ricordare che la governatrice del Lazio ha passato la mano per scandali di minore portata verificatisi alla Pisana e ai quali, pur tra mille dubbi, è risultata estranea.

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