Mauro, crisi marò: internazionalizzazione caso leva fondamentale

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TMNews – Quella dei marò in India “è una controversia internazionale” e “l’internalizzazione del caso” appare al governo italiano “la leva indispensabile per risolvere il caso”. Lo ha sottolineato il Ministro della Difesa, Mario Mauro, prima di una riunione sulla vicenda con l’ ormai dimissionario presidente del Consiglio, Enrico Letta.

“E’ veramente una riunione molto importante, perché darà a me come ministro della Difesa la possibilità di relazionare il mio recente viaggio in India e le convinzioni che mi sono fatto nel dialogo con i nostri fucilieri di marina, soprattutto con il team legale che ne sostiene le ragioni, su come proseguire”, ha detto Mauro al suo arrivo a Palazzo Chigi. “Credo anche e soprattutto per dare enfasi a quell’ aspetto di internazionalizzazione del caso dei marò che ci sembra la vera leva indispensabile per risolvere il caso”, ha aggiunto.

Le Nazioni Unite sembrano però non voler essere tirate in ballo e hanno invitato Italia e India a fare chiarezza. “L’ Onu faccia l’ Onu, l’ ho già detto”, ha sottolineato il Ministro della Difesa, “L’ Onu nasce per risolvere controversie di carattere internazionale. E quella che c’è in corso tra noi e l’ India è una controversia di carattere internazionale perché l’ episodio accade in acque internazionali, perché è sì una missione nazionale quella affidata ai nostri fucilieri di marina ma con un risvolto che permea la sicurezza della collettività globale, cioè la lotta contro la pirateria e il terrorismo. La pirateria è un aspetto anche di natura terroristica e quindi è proprio per questo è imprescindibile che proprio una delle convenzioni che promana dall’ Onu, che si chiama Unclos  (quella sul Diritto della navigazione) – sottoscritta da noi ma anche dagli indiani – possa essere individuata come la base per un arbitrato internazionale”.

Su questa vicenda dovrà esserci continuità anche con il nuovo governo che Matteo Renzi si accinge a formare. “Me lo auguro bene, ma non scherziamo su queste cose”, ha chiarito Mauro, “nel momento in cui venisse a mancare la preoccupazione da parte del governo per la sorte di questo caso, vorrebbe dire che non ci interessa più quello che fanno i nostri militari e quello che fanno con onore i nostri militari. L’ ho detto sin dall’ inizio di questa vicenda:  se smettiamo di credere noi nell’ innocenza dei nostri militari, nella legittimità di una considerazione di carattere internazionale di questa vicenda, vuol dire che se l’ Onu smette di fare l’ Onu rischiamo che l’ Italia smetta di fare l’ Italia”.

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