MILANO/Forte: sul nuovo ISEE si apra confronto vero

FAMIGLIA«Dopo aver presentato oggi il nuovo Isee in commissione politiche sociali, l’assessore Majorino favorisca davvero un confronto perché l’applicazione di questo nuovo misuratore non penalizzi ulteriormente le famiglie milanesi nell’accesso a servizi e nella compartecipazione alla spesa per determinate prestazioni». È quanto dichiara il consigliere comunale d’opposizione Matteo Forte.

«In particolare occorrerà valutare seriamente se il peso dei risparmi in banca, della prima casa, che conta per il 20% al di sopra di una franchigia che scende da 15 a 6 mila euro, e la franchigia fino a 7mila euro per la detrazione dell’affitto (che sfavorisce chi ha un normale contratto di locazione con un qualunque operatore privato) non affaticherà pesantemente una famiglia con persone disabili a carico. In questo caso l’introduzione del nuovo Isee per accedere ad un servizio come quello dei soggiorni sollievo, fondamentale per “far tirare il fiato” a molti genitori nel periodo estivo, potrebbe penalizzare ulteriormente quella famiglia dopo la scelta operata già due anni fa da parte di Majorino di togliere la gratuità a questa prestazione. L’impressione generale, insomma, è che con i nuovi criteri di calcolo e le soglie scelteper la compartecipazione alla spesa dell’utenza (minimo 10mila euro e massimo 30mila euro), si colpiscano proprio le famiglie di quel ceto medio che in questi anni di crisi hanno sofferto di più, perché considerate troppo “ricche” per i servizi pubblici e troppo povere per il cosiddetto libero mercato».

Continua Forte: «Quel che andrà sicuramente ripensata è la scelta di introdurre la compartecipazione alla spesa per gli interventi in ambito educativo/domiciliare, che per il 60/70% avvengono in un contesto coattivo a seguito di provvedimenti della Magistratura che limita la potestà genitoriale. In questo caso l’Isee medio ponderato (22/23 mila euro) supera la soglia minima di esenzione dei 20 mila euro: non è possibile far pagare per una prestazione non scelta, ma imposta da un giudice».

Conclude il consigliere: «Spero che la disponibilità di Majorino ad un confronto non si limiti, come spesso accade, a presentarsi in aula e in commissione a comunicarci le decisioni definitive prese in merito dopo il periodo di sperimentazione».

Author: admin

Share This Post On

Submit a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *