Mose: Salatto, la vecchia tangentopoli è sempre più sbiadita

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AGENPARL, Roma – “Continuano gli arresti eccellenti che rendono sempre più sbiadita la vecchia Tangentopoli che fece tabula rasa della classe politica dell’epoca e dei partiti democratici da essa rappresentata.
A proposito di quest’ansia di cambiamento che ormai da decenni caratterizza il nostro Paese, mi viene in mente un aneddoto che risale al IV secolo avanti Cristo.
In una città della Sicilia si riunirono i rappresentanti dei singoli quartieri. Non potendone più di essere oppressi da un tiranno, delle sue vessazioni, della corruzione che lo caratterizzava, delle tasse in continuo aumento, degli omicidi e dei soprusi inarrestabili, decisero di ucciderlo. Senonché uno dei rappresentanti disse che i suoi concittadini erano tutti d’accordo con questa scelta, a eccezione di un’anziana donna di circa 70 anni. Perciò gli furono chieste le ragioni di tale opposizione.
Il rappresentante disse di non conoscerle e propose di incontrare la diretta interessata per avere spiegazioni nel tempio dove passava la sua giornata a pregare. Tutti dunque si recarono a interrogarla.
Giunti al tempio, uno di loro le chiese: ‘Come mai ti opponi all’uccisione di questo tiranno?’. L’anziana donna rispose: ‘Per l’età che ho, ho conosciuto il primo tiranno di questa città e devo riconoscere che era un uomo sensibile e probo. Quando morì il suo successore fu di gran lunga peggiore, causando numerosi problemi a noi cittadini. Dell’attuale, come sapete, è meglio non parlare’. Alla domanda: ‘Allora perché non ritieni opportuno eliminarlo’, l’anziana rispose in modo secco. Disse: ‘Temo per il quarto che verrà’. Intelligenti pauca. E mi riferisco in particolare ai cittadini della Prima, Seconda e Terza Repubblica”.
Lo dichiara in una nota l’eurodeputato uscente del PPE, socio fondatore dei Popolari per l’Italia.

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