Popolari per l’Italia Salento, Rizzo: “Piena fiducia al Presidente Mario Mauro”

rizzo_salentoBrindisi – Mario Mauro, Senatore dei Popolari per l’Italia, ex Ministro della difesa nel governo Letta, viene rimosso dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato, grazie ad un voto formale preteso da Pier Ferdinando Casini armato da Renzi.

Mario Mauro, pur esplicitando sempre con trasparenza le sue posizioni in merito ai diversi procedimenti da approvare o meno, aveva garantito in questo caso la piena disponibilità a votare secondo le indicazioni del suo gruppo.

Non si comprende quindi la natura della decisione di rimuoverlo da tale incarico, visto che era garantita continuità di intenti. Evidentemente il voto di Mauro per l’odg Calderoli, favorevole all’elezione diretta del Senato (in contrasto con il ddl del governo) ha fatto vacillare troppo Renzi, finito in minoranza, tanto che quest’ultimo ha deciso di mandare in avanscoperta l’aguzzino Casini per estirpare ”il chiodo dalla trave”.

Mauro, con il voto dell’odg Calderoli, aveva dato voce a tutti quei senatori di vari schieramenti, anche del Pd, che non intendevano piegarsi all’ipotesi di un Senato eletto in maniera indiretta. L’ex ministro aveva precisato che il suo voto non era contro il governo, «ma a favore della Nazione».

La rimozione dunque avviene nella mattinata di martedì scorso, quando già il sottosegretario Delrio aveva comunicato ad un Senatore l’esito della discussione del gruppo dei Popolari. Mario Mauro afferma nell’immediata conferenza stampa che «Dietro la mia sostituzione c’è la “manina o manona di Renzi» ed inoltre «La riunione [del gruppo Popolari] è stata convocata senza che io sapessi nulla e senza tenere in considerazione il fatto che quattro dei nostri senatori avevano dato comunicazione che non avrebbero potuto partecipare. In riunione eravamo in cinque più io. Ma si sono traditi perché già questa mattina il sottosegretario Delrio aveva comunicato ad alcuni del mio gruppo che questa era la decisione che il governo aveva preso. Non è stata una libera decisione del gruppo ma un obbligo che muove direttamente dal premier Renzi, che in pieno stile confacente ai luoghi in cui si trova ora in visita [Cina] fa fare a distanza questa operazione di basso cabotaggio. La verità è che quello che doveva essere un governo della speranza in realtà è un soviet da quattro soldi».

Mauro è stato sostituito da Lucio Romano, capogruppo. «E’ lui il boia. Casini è stato l’inquisitore». Mario Mauro lo paragona a Torquemada, Frate Inquisitore spagnolo. A votare comunque a favore della decisione assunta, sarebbero stati i senatori Casini, Di Biagio, Romano, Olivero e Merloni. La sostituzione di Mauro serve quindi ufficialmente a mettere in sicurezza le riforme costituzionali. Se volessimo dirlo diversamente e inquadrare la situazione nell’ottica giusta, dovremmo parlare di ”pretese di uniformità di opinioni in Commissione”. E’ infatti questo il senso della chiusura del messaggio lasciato in conferenza da Mauro “Se non si agisce come il Dudù di Renzi difficilmente si può partecipare a questo lavoro”.

Il coordinatore del Salento dei Popolari per l’Italia, Giuseppe Rizzo, porge al Presidente Mauro il suo più leale e sincero sostegno a nome di tutta la squadra salentina. Abbiamo bisogno di stabilità e anche di coraggio afferma. Solo Mauro può ad oggi garantire ai Popolari tutto questo. Abbiamo bisogno di continuità ed esperienza, quella di Mauro, che ha largamente dimostrato la capacità di decidere con prontezza ogni volta sia necessario. Vista la corsa già cominciata e l’apertura di diversi cantieri, chiediamo ancora, a Mauro di prendere l’accaduto con la giusta dose di distacco, necessario a volte per fare focus su quanto sia necessaria la presenza di uomini capaci ed ostinati. E’ infatti l’ostinazione che ha reso grandi tutti gli uomini che hanno fatto la storia.

E noi abbiamo bisogno di scrivere una nuova storia. Ribadiamo quindi a Mauro il nostro appoggio e la nostra totale fiducia.

Coordinatore dei Popolari per l’Italia Salento Giuseppe RIZZO

 

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