Riforme. Mauro: Renzi ha ordinato mia epurazione, stile soviet. “Governo del pugnale fiorentino, ha agito con complicità Casini”

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DIRE, Roma – “Sostituzione? Io userei altri termini: Rimozione, purga staliniana, imboscata fascista…”. Mario Mauro, interpellato dalla ‘Dire’, dopo che i Popolari per l’Italia hanno deciso di sostituirlo in commissione Affari costituzionali del Senato con Lucio Romano per il voto sulle riforme costituzionali, è un fiume in piena contro il governo e contro i suoi colleghidi gruppo. “La riunione è stata convocata senza che io sapessi nulla spiega l’ex ministro alla Difesa- e senza tenere in considerazione il fatto che quattro dei nostri senatori avevano dato comunicazione che non avrebbero potuto partecipare.

In riunione eravamo in cinque più io. Ma si sono traditi perché già questa mattina il sottosegretario Delrio aveva comunicato ad alcuni del mio gruppo che questa era la decisione che il governo aveva preso. Non é stata una libera decisione del gruppo ma un obbligo che muove direttamente dal premier Renzi che in pieno stile confacente ai luoghi in cui si trova ora in visita (il premier è in Cina, ndr) fa fare a distanza questa operazione dibasso cabotaggio.

La verità è che quello che doveva essere un governo della speranza in realtà è un soviet da quattro soldi”. Mauro continua: “Questo governo ha gettato la maschera, non è il governo della speranza ma degli agguati carogneschi sullo stile dell’eliminazione politica di Enrico Letta. E’ il governo del pugnale fiorentino, un governo che vive di intrighi e che ha potuto realizzare questo con la collaborazione e la complicità di Pier Ferdinando Casini e alcuni membri del mio gruppo”. Il senatore Pi conclude: “Chi si è incaricato il ruolo dell’inquisitore è stato Casini, chi ha fatto il boia è stato Lucio Romano”.

 

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