Rivellini scrive a Salvini. Se l’obiettivo e’ il bene dell’Italia intera e non del solo nord siamo disponibili al confronto

Lega: aperte primarie, hanno già votato Maroni e Salvini

 

NAPOLI – Enzo Rivellini, Coordinatore Regione dei Popolari dell’Italia, ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Ho scritto oggi al segretario della Lega Matteo Salvini perché leggo con attenzione della sua “redenzione” che lo ha portato ad interessarsi delle problematiche dell’intera Italia e non solo del nord.

Pertanto coloro che vogliono essere rappresentativi e non autoreferenziali non possono litigare sulle sigle (Popolari, Populisti, ecc.), ma sui contenuti ed è per questo, in previsione delle prossime elezioni in Campania, che ragioniamo con tutti.

Per questo invito il populista Salvini ad un confronto pubblico, a Napoli, con un popolare come me, per cercare di costruire ragionamenti che servano ai cittadini e non solo ad attirare l’attenzione mediatica. E se dobbiamo tutti diventare popolar-populisti per il bene della nostra Comunità siamo disposti anche a questo.

D’altronde sulle tre grandi questioni che Salvini propone si può aprire una discussione:

1)            Migrazione: loro da estremisti, noi dal valore della solidarietà possiamo discutere affinché i clandestini siano trattati da essere umani e collaborino con gli italiani senza danneggiarli.

2)            Ue: credo che tutti vogliamo un’Europa forte e unita, anche Salvini che è oltretutto europarlamentare. Pertanto da europeisti, lui da estremista possiamo discutere come modificare l’Ue affinché serve all’Italia e ai cittadini.

3)            Piccole Patrie: anche i Popolari sanno che l’Italia è un grande Paese ma profondamente diverso, da Regione a Regione, per storia e cultura. I populisti alla Salvini volevamo, almeno fino a ieri, la divisione dell’Italia per migliorare il livello di vita dei nordisti, i Popolari come me desiderano un’Italia unita per migliorare la situazione di tutti gli italiani. Come si vede gli obiettivi finali sono gli stessi a prescindere se si è Popolari o populisti. Discutere rimanendo sulle nostra diversità non deve spaventare nessuno».

 

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