ROMA/Venturini: liberata la Capitale da Marino, ma restano in carica i Consigli municipali in mano al Pd

Roma-Campidoglio-250x180Desta non poche perplessità la decisione del prefetto Gabrielli di far rimanere in carica i consigli municipali di Roma ed i relativi presidenti.
Il Testo Unico Enti Locali agli artt.16 e 17 prevede la possibilità di articolare le amministrazioni comunali in municipi o circoscrizioni per l’esercizio di funzioni delegate dal Comune stesso.
Lo Statuto di Roma Capitale all’art.26 stabilisce che “Il territorio di Roma Capitale, al fine di adeguare l’azione amministrativa dell’Ente alle esigenze del decentramento, è articolato in quindici Municipi, quali circoscrizioni di partecipazione, consultazione e gestione di servizi nonché di esercizio delle funzioni conferite da Roma Capitale” ed all’art.27 stabilisce che “I Consigli dei Municipi sono eletti contemporaneamente all’Assemblea Capitolina, anche nel caso di scioglimento anticipato della medesima; restano in carica per la durata del mandato dell’Assemblea Capitolina.”
Insomma i Municipi di Roma non hanno una loro vera a propria autonomia ma dipendono strettamente dall’Amministrazione Comunale, la quale ne delega le funzioni.
Pertanto sia applicando il generale principio di diritto che con la “morte” del delegante la relativa delega si estingue, sia applicando la disposizione dell’art. 27 dello Statuto di Roma Capitale che prevede, come sopra ricordato, che i Consigli Municipali restano in carica per la durata del mandato dell’Assemblea Capitolina, appare in armonia con il quadro normativo ritenere che i detti Consigli decadano automaticamente con lo scioglimento di quest’ultima e con il commissariamento di Roma Capitale.
Mi permetto, quindi, di non condividere la posizione assunta da Gabrielli, il quale, peraltro, avrebbe sentito la necessità di giustificare la stessa con ragioni di urgenza ed opportunità, quindi in qualche modo politiche (non partitiche) più che strettamente giuridiche.
Non ho alcun dubbio sulla buona fede del Prefetto, il quale è uno specchiato uomo delle istituzioni, ma la decisione comporterà una conseguenza di fatto politico/partitica in quanto favorirà il PD, che sostanzialmente guida i municipi di Roma, nella propria ricostruzione in vista della prossima campagna elettorale.
Spero vivamente che di ciò si rendano conto i cittadini e soprattutto lo sfaccettato mondo del centro destra, che auspico trovi quanto prima la quadra per un piano programmatico comune volto al rilancio della città martoriata, che faccia superare tutte le divisioni e dia a Roma una guida autorevole e solida, alternativa alle sinistre.
Antonfrancesco Venturini
Coordinatore di Roma Capitale Popolari per l’Italia

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