Salatto, la politica non è uno spot, Berlusconi era più sobrio

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AGENPARL, ROMA – “Come pensa Renzi di governare snobbando la Cernobbio dei nostri industriali, non partecipando al convegno annuale di Cl, sfuggendo a qualsiasi confronto con i sindacati, ignorando i partner della sua maggioranza parlamentare, evitando il confronto nello stesso Pd su gran parte dei temi più delicati?”. Lo dichiara in una nota Potito Salatto, vicepresidente nazionale dei Popolari per l’Italia. “Le continue slide – aggiunge Salatto – le continue conferenze stampa che spostano furbescamente il traguardo delle vere riforme strutturali, le foto con i rovesci di acqua gelata sul capo, le passeggiate nel cortile della presidenza del Consiglio con il gelato in mano, alla lunga non pagano e il Paese crollerà sempre più a picco. Essere premier di una nazione come la nostra non è certo come essere il sindaco della città di Firenze. Non lo dimentichi e si dia una regolata per il bene di tutti noi. I Popolari italiani sostenitori di questo Governo per senso di responsabilità incominciano a essere stanchi di questo modo di agire. Renzi preferisce essere impopolare per le cose che deve fare o impopolare per le cose che non ha voluto o potuto fare? La politica non può essere sempre uno spot. Berlusconi era più sobrio, il che è tutto dire”.

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