Siracusa, Impallomeni: Parchi e riserve naturali, resoconto conferenza stampa su pronunciamento della Corte Costituzionale

GiuseppeImpallomeni

SIRACUSA – Presso la sede dell’UDC di Corso Gelone, ha avuto luogo l’annunciata conferenza stampa sul recente pronunciamento della Corte Costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale degli artt. 6, comma 1, e 28, commi 1 e 2, della legge della Regione siciliana 6 maggio 1981, n. 98 (norme per l’istituzione nella Regione siciliana di parchi e riserve naturali), nella parte in cui  stabiliscono forme di partecipazione degli enti locali nel procedimento istitutivo delle aree naturali protette regionali diverse da quelle previste dall’art. 22 della legge 6 dicembre 1991, n. 394 (Legge quadro sulle aree protette). Nella conferenza promossa dal Vice Presidente del consiglio comunale Giuseppe Impallomeni e dal consigliere Alberto Palestro, sono state esaminate le ricadute e le ripercussioni di un provvedimento che ripristina la liceità e conferma quanto da sempre sostenuto: “non era possibile e lo abbiamo sempre sostenuto – ha dichiarato Impallomeni – che la normativa europea e nazionale considerassero indispensabile il pronunciamento degli enti locali nel percorso istitutivo di una riserva e che la legge regionale non lo prevedesse”. In effetti la pronuncia della Consulta non lascia spazio ad equivoci, il percorso deve e dovrà tenere conto del pronunciamento di Enti e Associazioni qualificate, diversamente da come è per esempio avvenuto per l’avvio delle norme di salvaguardia per l’istituzione della riserva naturale orientata di Capo Murro di Porco in contrada Maddalena. Avevamo stigmatizzato già durante la seduta aperta occorsa solo due mesi or sono – ha aggiunto Palestro – quanto fosse necessario abbandonare questo metodo inaccettabile del provvedimento calato dall’alto, non convenuto e non discusso. Una minoranza di pochi, non poteva e non può come ha sancito anche la Corte Costituzionale, determinare le sorti di un territorio che deve essere per autodeterminazione capace, attraverso i soggetti qualificati, di scegliere anche per la tutela che consenta però lo sviluppo turistico che porta benefici a questa terra. Adesso bisogna essere conseguenti e come già nel documento che seguì la seduta consigliare aperta, che le amministrazioni tutte, facciano responsabilmente la loro parte. Impallomeni e Palestro si sono detti certi che l’amministrazione Garozzo, saprà governare il processo responsabilmente e senza il ricatto politico di minoranze che non sono neppure qualificate per esprimere lex dicta.

 

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