“Yes, we can”. Il contributo di Fabio Zucchetti, socio fondatore dei Popolari per l’Italia

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Cari amici,

in primo luogo vorrei ricordare che il 2014 è il 70° anno dello sbarco in Normandia dove migliaia di giovani sono morti per ridare all’Europa la pace, la libertà e la democrazia. Per quelli che non sanno o non ricordano, i morti della seconda guerra mondiale sono stimati nel nostro continente a circa 40.000.000 (soldati 19.070.000; civili 14.730.000; ebrei 5.978.000 ). Da allora c’è stato un periodo di pace di 70 anni e noi tutti abbiamo fatto poco o niente per la creazione degli Stati Uniti d’Europa ( U.S.E. ) con una costituzione, un governo, un esercito comune e con i confini ben definiti, dove tutti si sentissero fieri di essere cittadini europei abbandonando i vecchi rancori che tante guerre avevano provocato nel XX secolo. Questo andrebbe fatto soprattutto nel rispetto di quei sacrifici di vite umane altrimenti inutili e dovrebbe essere, pertanto, un impegno del nostro movimento in ambito europeo.

Per quanto concerne il nostro paese è stata da tutti sottolineata la perdita dei valori in quasi tutti i settori tradizionali e la necessità della creazione di nuovi valori che si basino sull’utilizzo di una valida e nuova piattaforma tecnologica derivante da ricerche avanzate di gruppo dove il confronto, la condivisione, la partecipazione e la collaborazione siano imprescindibili. Oltre il 2000 il mondo è cambiato come cambiata è la concezione del lavoro che non è più come una volta e deve pertanto essere reinventato. Cosa questa possibile sia per la riconosciuta inventiva che caratterizza il popolo italiano, sia per la possibilità di ottenere qualsiasi informazione a costo zero ( internet ), sia per lo sfruttamento di tutti i modelli operativi più avanzati ( open source ). E’ quindi essenziale che il Governo, le Aziende, la Società Civile definiscano un nuovo progetto economico attraverso il quale sia possibile affrontare e risolvere i numerosi problemi del   nostro tempo ( energia, istruzione, sanità, lavoro, giovani, ecc. ), senza dimenticare che la politica, essendo la scienza e l’arte di governare, presiede alla costituzione, all’organizzazione, all’amministrazione dello stato e alla direzione della vita pubblica.

Per concludere, considerata la primaria importanza del contributo giovanile al nostro movimento, il punto di domanda che viene a porsi, è: il nostro movimento Popolari per l’Italia diventerà il faro che illumina i passi dei nostri giovani sulla strada della conoscenza e della soluzione dei tanti e attuali problemi del nostro paese?

Voglio rispondere con un anglicismo a me molto caro: Yes, we can.

Fabio Zucchetti, Socio fondatore dei Popolari per l’Italia

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