Bravi cittadini, cattivi… La lezione di Nathan

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AFFARITALIANI, Roma – L’ultima aggressione a un’autista donna dell’Atac, non essendo l’unico atto di violenza a essersi verificato di recente, pone con forza il problema della sicurezza dei conducenti dei mezzi pubblici e, di riflesso, dei passeggeri. Un’azienda che lamenta mancati introiti per colpa dei soliti “portoghesi” e parla di esuberi, perché non utilizza queste unità recuperando il costo degli stipendi con l’inevitabile pagamento del biglietto che oggi è quasi introvabile e, forse, quando si trova rischia di essere falso?

Si aumenterebbe così anche il livello di tranquillità una volta saliti bordo. Una soluzione questa semplice ed efficace. Ho l’impressione che proprio per tale ragione sarà difficilmente comprensibile da un sindaco come Marino teso quotidianamente a porre in essere atti amministrativi capaci di rendere sempre più complicata la vita dei romani.

Visti i risultati elettorali ottenuti dal sindaco per il rinnovo del consiglio comunale (l’astensionismo ha raggiunto il 52,3 per cento), bisogna dare ragione a George Jean Nathan, che scriveva: “I cattivi amministratori sono eletti dai bravi cittadini che non vanno a votare”. Qualcuno, anche se laico, reciti il mea culpa.

Potito Salatto, vicepresidente Popolari per l’Italia

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