CAMPANIA/ Mauro, vogliamo ridare speranza e alternativa alla regione. Incontri a Caserta e Avellino
AGI – Un doppio appuntamento, sabato 21 febbraio, in Campania e più precisamente a Caserta e Avellino per il presidente nazionale PpI Mauro Mauro, insieme al vice presidente Potito Salatto, ai sottosegretari Angela D’Onghia (Istruzione) e Domenico Rossi (Difesa), e al coordinatore regionale Enzo Rivellini. Il presidente dei Popolari per l’Italia ha presentato il partito e ha incontrato la popolazione delle due province campane, insieme ai referenti PpI sul territorio e agli amministratori che hanno recentemente aderito a Popolari per l’Italia.
“Perché un nuovo partito? Perché vogliamo dare ciò in cui crediamo. Se i cittadini non vanno più a votare è perché non credono più in chi non crede: noi abbiamo qualcosa in cui credere”. Così il presidente nazionale dei Popolari per l’Italia, Mario Mauro, durante l’incontro di sabato mattina a Caserta, prima tappa dell’inizio della campagna elettorale PpI in Campania, insieme al coordinatore regionale, Enzo Rivellini, al sottosegretario all’Istruzione Angela D’Onghia e al sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi. “Noi non siamo i padroni della gente – ha detto Mauro – ma i garanti. La profonda crisi della politica in Italia si risolve trovando il fattore comune affinché diventi interesse per tutti. In un momento così delicato spetta a noi portare il peso di queste responsabilità.
Cambiare Caserta e la Campania, che sui giornali di tutto il mondo e’ ormai considerata terra perduta, lo si fa solo con gli ideali e i valori. Caserta è considerata la Terra dei fuochi, ma c’e’ un fuoco che non bisogna spegnere: quello del desiderio, della speranza di rimanere e lavorare per questa terra. C’e’ da aiutare una Regione, c’e’ da ridare un’alternativa”. Degli obiettivi in Campania e Caserta ha anche parlato il coordinatore regionale: “Stiamo lavorando per risolvere le emergenze in Campania – ha detto Rivellini – Caldoro ci deve dire perché sulla sanità continua ad essere così lento e cosa intende fare nei prossimi cinque anni: Caldoro ci deve far capire se vuole fare o meno un ‘vestito’ ai napoletani. Per quanto riguarda Caserta – ha continuato il coordinatore regionale – bisogna ricordare che questa non e’ la Terra dei fuochi, ma Terra di Lavoro. In consiglio regionale chiederemo conto di quel miliardo di euro che Bassolino scippò. Chiederemo che il Policlinico non sia la Seconda Università di Napoli, ma la prima Università di Caserta”.