Charlie Hebdo: Mauro, ridestare coscienze contro terrorismo e logiche della violenza

France Newspaper Attack

 

ROMA – “Esprimendo il nostro cordoglio per quanto accaduto a Parigi, non possiamo esimerci dal fare delle considerazioni sul modo in cui sta cambiando il volto e la strategia del terrorismo di matrice islamista nella struttura dei nostri paesi”. Lo ha detto il presidente dei Popolari per l’Italia Mario Mauro, intervenendo in aula a Palazzo Madama a proposito dell’attentato di Parigi alla redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo.

“A quella che è la tradizionale posizione fondamentalista – ha aggiunto Mauro – oggi non si associa piu un appello rivolto all’organizzazione di una rete capace di portare avanti la strategia terroristica. Il nuovo richiamo si indirizza invece, paradossalmente, alle coscienze. Così come avevano fatto i terroristi all’indomani dell’attentato di Atocha a Madrid, scrivendo: ‘Vinceremo noi, perché amiamo la morte più di quanto voi teniate alla vita’”.

“È proprio per questo che il vero contrasto al terrorismo passa attraverso la sfida delle coscienze, da ridestare in una posizione vera e forte. È nella coscienza di ognuno di noi che deve maturare la consapevolezza che il terrorismo si batte se si battono le sue ragioni. Perché noi – ha concluso Mauro – vinceremo la battaglia contro il fondamentalismo e il suo progetto di potere se non rinunceremo a ciò in cui crediamo, se continueremo ad essere noi stessi e se non cederemo alla logica della violenza”.

Author: admin

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1 Comment

  1. Sono perfettamente d’ accordo con ON Mario Mauro per quanto riguarda gli atti di terrorismo di Parigi ,Sottolineo l’ importanza di non farsi prendere dalla paura e rimanere lucidi ; inoltre e’ necessario dare risalto al contenuto del discorso di Al Sissi Presidente Egiziano che ha esortato
    i suoi concittadini a rivoluzionare il concetto di Islamismo ,sottolineando il fatto che l’ Islam non può volere la distruzione di 7 miliardi di uomini non appartenenti alla religione del mondo Arabo .
    Comunque è stato un atto di guerra “bassa” e non un evento fine a se stesso .

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