CONTRIBUTI / Margaret Thatcher. Intervento di Tullia Vivante

leone

ROMA – Noi non conosciamo le connessioni Divine, ma forse non è un caso che nel 1990 sia nato a Venezia l’unico Circolo Culturale al mondo intestato a M. Thatcher, a Venezia che è stata la Prima Grande Repubblica Liberista al mondo, e mai il feudo di nessuno. Pochi hanno sottolineato la componente religiosa del Thatcherismo, ed io la Sig. Thatcher l’ho sempre ammirata per come, citando S. Francesco, ha iniziato il suo mandato a Dowing Street, oltre che per le sue tesi e per le cose che ha realizzato, nella Tradizione che era la sua regola, anche perché è stata una moglie devota, una madre esemplare e soprattutto per la sua indomita Fede, che mi ricorda tantissimo le grandi Donne della Bibbia, perché Thatcher si nasce non si diventa. Come esempio spesso guardo la Natura che è Dio, nella capacità che ha nello scorrere, nel rinnovarsi rinnovarsi, che delle stagioni di è poi la prerogativa dei giovani, chi non sa rinnovarsi a qualunque età e già un vecchio, e constatato che la nostra Democrazia, ammesso che qui da noi ci sia mai stata, è in decomposizione, ci hanno imposto in poco tempo perfino tre Premier non eletti dal popolo, ho sentito la necessita di cercarne una nuova e dove posso averla trovata se non dov’è stata generata? Cioè nel Paese dove sono nati la Magna Charta, il Bill of Right, l’habeas corpus, dove a metà del ‘700 Edmund Burke con la sua “Gloriosa Rivoluzione”, ha messo il re sotto le leggi del Parlamento, leggi che diedero forma e sostanza ad un nuovo ed inedito sistema politico, ad una concezione dello Stato che farà dell’Inghilterra la “culla” della Democrazia, dove tra l’altro è stata sconfitta la schiavitù e concesso per la prima volta alle donne di votare, dove con il Premier Disraeli è nato il welfare moderno, tesi recepite solamente 100 anni dopo, da Leone Xlll° con la Dottrina sociale della Chiesa, nella Rerum Novarum. Poi gli inglesi sono esemplari perché governano attenendosi scrupolosamente a regole certe, a valori condivisi ( Common Law ) ed a controlli p.e. la Giustizia, completamente diversi dai nostri, certamente elitari ma sicuramente con grande competenza., ed è perciò che danno più certezze, se un Magistrato come Carlo Nordio con il suo libro ” L’antidoto contro la malagiustizia è Churchill” ci da un’indicazione precisa, e non è il primo, per risolvere i nostri problemi dobbiamo fare per forza in questa materia, riferimento alla cultura anglosassone. E’ su questi esempi che sono venuta a gettare un “seme” per costruire da noi una nuova democrazia con un nuovo Progetto quello dell’HUMAN RIGHT, proposto dal Centro di Studi Politici della Sig. Thatcher, definito come: “Progetto per Conservatori non cazzoni, un Manifesto per una nuova destra, il senso del rinascimento dell’individuo, la vera funzione moderna dello Stato, la lotta contro il capitalismo imbastardito, e gli antidoti per combattere gli interessi corporativi. Consigli ultra megaliberali per riscrivere un Dna non populistico del centrodestra europeo”. Che poi non è tanto diverso da quello che mai compreso, predicava Luigi Einaudi, il cui liberalismo recuperava la tradizione inglese, quella di Alfred Marshall e John Stuart Mill,e la coniugava con quella italiana Antonio De Viti De Marco, Maffeo Pantaleoni, Vilfredo Pareto, e in campo politico Gaetano Mosca. Oggi invito tutti a chiudere con il passato, il nostro Paese e soprattutto il nostro elettorato, completamente disorientato, che rifiuta questo provincialismo imperante e che si astiene, ha un bisogno assoluto di costruirsi una nuova chiara identità, dobbiamo trovare Donne ed Uomini nuovi ed uno Statista che sappia dare “emozioni” che abbia autorevolezza e credibilità per potersi confrontare alla pari con gli altri in Europa e pretendere senza se e senza ma che si dichiari apertamente che noi apparteniamo alla cultura di matrice greca, romana, giudaico-cristiana e medioevale, perché è la verità, e così definita anche da Russell Kirk. Le opinioni possono essere diverse, ma noi dobbiamo trovare il catalizzatore positivo accelerante che ci metta in grado di fare delle scelte comuni, dobbiamo gettare nella palude immobile del nostro panorama politico i contenuti del “progetto bomba” di cui vi ho parlato, che deflagri con la potenza di un’atomica, altrimenti niente cambierà. Ma ciò deve accadere soprattutto se vogliamo essere considerati una vera novità, e non una delle tante propaggini dei tanti fallimenti dei partiti esistenti, tutto questo anche per non disperdere il nostro patrimonio di voti, cercando di superare eventuali lotte per la leadership. Se Renzi con la sua “nursery” vuole come modello per l’Italia T. Blair, non vedo perché noi a maggior ragione, proprio adesso non possiamo farlo da subito, con quello “originale” di M. Thatcher, che su TV e giornali è diventato un”mantra” e che è stato poi un fulgido esempio del contributo che può dare in politica il “genio femminile”, promovendo oggi stesso anche nel nostro Paese un Movimento Popolare che richiamandosi ai valori del popolarismo europeo ristabilisca valori ed ideali che hanno caratterizzato anche leaders come De Gasperi, Schuman, Adenauer, in alternativa al Socialismo europeo e a difesa del nostro sistema democratico, oggi in pericolo.

Tullia Vivante, Presidente Circolo Culturale “Margaret Thatcher Venezia

 

Author: admin

Share This Post On

Submit a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *