De Carli: A Faenza il partito democratico si spacca. Sulla famiglia naturale. Noi, invece, non ci tiriamo indietro.

comune di faenza big beta-2

 

RAVENNA – Il caso scoppia con la discussione in consiglio comunale a Faenza di un ordine del giorno presentato da un consigliere di opposizione dal titolo ‘valorizzazione e sostegno della famiglia naturale’. Sei consiglieri comunali e il sindaco (partito democratico) votano col centrodestra. L’ordine del giorno passa. E la bomba deflagra. Perché? Cosa c’è di tanto strano se un sindaco, una consigliera regionale e altri cinque consiglieri comunali espressione del partito di Renzi approvano un odg in consiglio comunale dove si dichiara che il consiglio esprime ‘la propria opposizione a qualunque tentativo di comprimere i diritti e i doveri dei genitori all’educazione dei propri figli e di ignorare l’interesse superiore dei minori a vivere, crescere, e svilupparsi all’interno della propria famiglia naturale’? Niente. Ma nel dibattito politico attuale questo non si può dire. Perché è politicamente scorretto. Perché è omofobo. Perché è contro le pari opportunità. Questo testimonia quanto nel partito democratico, su questo tema, la libertà di pensiero è ai minimi termini. E chi in politica può difendere questo popolo che vuole difendere il primato della famiglia formata da una mamma e da un papà? oggi la stragrande parte dei partiti è totalmente allineato alle posizioni Lgbt. Vedremo a gennaio quando Renzi presenterà il ddl sulle unioni civili cosa succederà. Intanto qualche politico e parlamentare disposto a spendersi, senza mezze misura, per la famiglia e per la vita c’è. Proprio per questo, insieme a Mario Mauro, abbiamo creato il dipartimento nazionale ‘per la mamma e per il papà’ dei Popolari per l’Italia, che ho l’onore di presiedere. Per dare una casa ai tanti che oggi casa non hanno. Per essere megafono di un popolo le cui radici sono salde nei valori della costituzione italiana. Di un popolo che vuole dirsi cristiano senza avere paura.

Author: admin

Share This Post On

Submit a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *