ELEZIONI/Salatto: il vero problema è l’astensionismo

italicumFuori dalle ormai tradizionali dispute televisive tra i rappresentanti dei partiti su chi abbia vinto o perso, a mio parere tre sono i dati incontrovertibili: il Pd per un verso, il centrodestra per l’altro, non possono non essere sostanzialmente delusi dai risultati ottenuti in termini di voti: sono assolutamente inferiori a consultazioni precedenti; il MoVimento 5 Stelle per la prima volta mantiene la sua consistenza in elezioni locali quali quelle regionali e la Lega Nord avanza a grandissimi passi raggiungendo traguardi mai riscontrati sul territorio nazionale; l’astensionismo è stato, per la sua ampiezza, la notizia più eclatante.
Quest’ultimo dato dovrebbe essere sottoposto a una attenzione del tutto particolare in un sistema democratico. Il significato di un siffatto fenomeno, che certo non giova all’autorevolezza del Paese nel contesto internazionale, è da ricondurre da un lato a una costante azione di delegittimazione della politica operata dai poteri forti che controllano gran parte dei mezzi d’informazione, dall’altro da una insufficiente azione di Governo nel superamento delle difficoltà economiche che attanagliano la nostra società. Tutto ciò sta a indicare che metà dell’elettorato assente dalle urne non si sente più rappresentato dal Pd di Renzi e un’altra metà non trova riferimenti certi nei partiti moderati del cosiddetto centrodestra sempre più divisi tra loro. Per questi ultimi solo chi saprà ritrovare identità, valori, moralità, legalità, concretezza, potrà aspirare ad arginare il pericoloso populismo che pervade lo scenario politico non solo italiano e essere alternativi a Renzi.
Riportare i cittadini a esprimere in modo più massiccio il loro voto sarà il primario compito delle prossime realtà politiche nell’interesse della credibilità dell’Italia, della sua classe dirigente, nel contesto europeo e internazionale.
Noi Popolari per l’Italia, pur essendo un’espressione politica di recente costruzione, ci candidiamo con umiltà, ma testarda determinazione, a essere i promotori di questa volontà riprendendo una nostra libertà di azione nel Parlamento e nella società. Il resto è noia”. Lo dichiara in una nota Potito Salatto, vicepresidente nazionale dei Popolari per l’Italia.

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1 Comment

  1. Credo che se si fanno liste come quelle fatte in Campania, l’astensionismo è l’unica opzione.
    Nulla contro le persone singole, sicuramente persone per bene, tranne qualche caso isolato, ma nessuna persona con una storia politica rilevante.
    Spero che questo ci rilanci a partecipare in maniere umile e realista alla ricostruzione dell’area moderata del paese.

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