Lombardia, Baldini: “Monitorare frequentamente la qualità dell’acqua pubblica anzichè vessare chi produce troppo latte”

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MILANO – La consigliera regionale e coordinatrice Popolari per l’Italia Regione Lombardia intervine dopo la procedura di infrazione dell’UE per il superamento dei limiti di arsenico in 37 acquedotti italiani

“I nostri allevatori sono demonizzati da anni per presunta produzione eccessiva di latte (in aggiunta alle multe salate comminate loro dall’Unione Europea), mentre quasi nessuno si indigna dopo la procedura d’infrazione aperta nei confronti del nostro Paese, sempre dall’UE lo scorso 10 luglio in perché sono stati trovati valori superiori al consentito di arsenico nell’acqua di 37 acquedotti nel Lazio, vicenda che si trascina da 13 anni durante i quali l’Italia ha chiesto e ottenuto tre deroghe senza, di fatto, intervenire” lo sostiene la consigliera Gruppo Misto Regione Lombardia e coordinatrice regionale Popolari per l’Italia Maria Teresa Baldini, da sempre accanto agli allevatori nella lunga battaglia per le quote latte e da sempre attenta alla qualità dell’acqua del rubinetto in relazione alla salute pubblica che prosegue: “La cosa su cui riflettere è che le due procedure di infrazione sono state aperte lo stesso giorno (il 10 luglio): la 2013/2092 sulle quote latte ha creato, alla 2014/2025 sulla qualità dell’acqua destinata al consumo umano i mezzi di comunicazione hanno dato un risalto notevolmente minore”.

“Se per il latte il Governo è accondiscendente con l’Europa, nonostante la sentenza del GIP del Tribunale di Roma Giulia Proto che parla di falso ideologico, dall’altra tratta con superficialità la problematica legata all’acqua dei nostri acquedotti dalla cui qualità potrebbero arrivare problemi per la salute pubblica” sostiene la consigliera e medico.

“Non sarebbe bene verificare le nostre acque potabili frequentemente, monitorandole, specialmente quelle dei rubinetti delle scuole, come si fa per la Borsa?¬ – chiede Baldini – il latte e l’acqua sono due alimenti fondamentali non possiamo permettere che un alimento come l’acqua possa nuocere alla salute e vessare al contempo chi produce troppo buon latte. Come mai, ad esempio, negli Ospedali non si fa bere ai paziente l’acqua del rubinetto?”

 

 

 

 

 

 

 

Author: admin

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