Napoli. Rossella Vorraro (Giovani PpI Campania): “I giovani siano interlocutori principali della politica”
ROMA – Napoli. Rossella Vorraro è la responsabile dei giovani dei Popolari per L’Italia- Qual è il tuo obiettivo principale? Quello di far avvicinare i giovani alla politica, i giovani devono essere gli interlocutori principali per i politici, ma mi rendo conto che la mancanza di opportunità di lavoro non fa altro che aumentare il senso di sfiducia dei ragazzi verso le Istituzioni e qui in Campania viviamo una situazione ancora più critica rispetto ad altre realtà.
Quali sono le criticità in Campania per i giovani e come suggeriresti di superarle? Esistono realtà come “Sviluppo Campania”. E la struttura operativa che offre consulenza e supporto nell’ambito dei progetti regionali; gestisce gli strumenti finanziari in collaborazione con Invitalia, per promuovere e sostenere “l’Autoimpiego” e per conto della Regione Campania, il Fondo Microcredito FSE, i Contratti di Programma, il Credito di imposta, il Fondo PMI FESR e il Fondo PICO FSE. L’operatività di Sviluppo Campania è rodata, con regole chiare per la redazione dei progetti che vanno inoltrati telematicamente, ma la lentezza con cui si muove l’iter procedurale è tale da sfiduciare anche il più motivato dei promotori.
Quello che dovrebbe essere uno strumento finanziario per le start-up diventa un calvario lungo anche 12 mesi, tanto è infatti il tempo che occorre per ricevere notizie da Sviluppo Campania circa un progetto imprenditoriale presentato e per una eventuale delibera di finanziamento. Nell’attesa è fatto preciso divieto al promotore dell’iniziativa di svolgere alcuna attività e viene da chiedersi cosa sfugge ai funzionari di Sviluppo Campania del termine START-UP. La procedura poi non si esaurisce con la delibera a favore ma si complica con la pretesa di stabilire durante brevi colloqui meramente tecnici-giuridici-fiscali la perfetta idoneità dei proponenti a svolgere l’attività che intendono avviare. Lo sviluppo del territorio esige tempi rapidi.
Quale è il messaggio che vuoi mandare ai giovani del tuo territorio? Quello di non mollare e di credere nelle proprie capacità. Bisogna ritornare a valorizzare i prodotti d’eccellenza campani, il nostro gruppo giovanile come prima attività vuol proprio creare una filiera dei prodotti agro-alimentari che avvicini i produttori ai consumatori e creare dei Gruppi di Acquisto Solidale.
Perché hai lasciato Forza Italia per aderire ai Popolari per l’Italia? Perché dovevo ritornare a credere in quello che facevo. Forza Italia è un partito che vive solo della figura di Silvio Berlusconi, ottima persona e ottimo imprenditore, ma leader incontrastato e solo che non ha saputo creare un partito gerarchico e democratico. A me piace la politica della base, delle sedi di partito, delle riunioni, dei congressi e delle discussioni. Per questo ringrazio Enzo Rivellini per l’opportunità che mi ha dato: mi ha fatto di nuovo credere che la “buona politica” esiste.