RAI/ Di Maggio, parole Bonaccorsi ridicole. Non si riforma Tv pubblica per decreto

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ROMA – “Se non fosse che le cose che Lorenza Bonaccorsi dice sulla Rai mostrano la vera morale del Partito democratico, che sta tutta nella seguente equazione: ‘se lo fa Berlusconi è reato, se lo fa il Pd è diritto’, le sue dichiarazioni andrebbero punite con una condanna al ‘ridicolo eterno'”. Così il senatore dei Popolari per l’Italia Tito Di Maggio, risponde quanto affermato della responsabile Cultura del Partito democratico e componente della commissione di Vigilanza Rai, che ha difeso la necessità di portare avanti la riforma della Rai attraverso lo strumento legislativo del decreto.

“Se il famoso editto bulgaro serve a giustificare l’instaurazione del pensiero unico renziano all’interno della televisione pubblica, oltre al ridicolo, c’è una seria minaccia al sistema democratico dell’informazione. Come se già non bastasse – conclude Di Maggio – l’elevato livello di meretricio politico che i giornalisti Rai mostrano quotidianamente sugli schermi televisivi, sotto l’abile regia del gestore Luigi Gubitosi”.

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