Riforme: Di Maggio, Renzi affetto da disturbo narcisistico
ROMA -“Una persona che vive nel culto del proprio io e tutto il mondo, di conseguenza, deve ruotare attorno a lui – naturalmente e preferibilmente in ombra – instaura moltissimi rapporti con gli altri, ma sono tutti brevi e superficiali. Usa le persone per confermare la sua seduttività, poi se ne libera quando hanno esaurito la loro funzione. Crede che gli sia permesso tutto. Non pone limiti, né divieti all’affermazione personale. Segue il ritmo delle sue necessità; non ha rispetto per il punto di vista degli altri. È egocentrico; fa promesse che non mantiene quasi mai; alimenta speranze che disillude regolarmente. Quando percepisce di essere in difficoltà, reagisce nei confronti dell’altro svalutandolo o colpevolizzandolo, perché lo percepisce come invalidante o intenzionato ad ostacolare il raggiungimento dei suoi obiettivi. Avete riconosciuto qualcuno? A me sembra la foto inequivocabile dell’agire del nostro Presidente del Consiglio e questo modo di agire va sotto un acronimo, Dnp, vale a dire disturbo narcisistico della personalità. Ora, mi chiedo e vi chiedo: è questo un modo sano per affrontare le riforme dell’architrave costituzionale del nostro Paese?”. E’ uno dei passaggi dell’intervento del senatore dei Popolari per l’Italia Tito Di Maggio nel corso della discussione della riforma del Senato in corso nell’aula di Palazzo Madama.