Riforme: Salatto, non appiattiamoci su Renzi come abbiamo fatto con Monti

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AGENPARL – “Non commettiamo con Renzi lo stesso errore fatto con Monti. Appiattirsi sul primo significa pagare lo stesso prezzo elettorale subito da chi si è adattato troppo nel recente passato alle scelte del Governo del Professore ritenuto, all’epoca, l’unica alternativa possibile per il Paese. Cadere in un atteggiamento del genere sarebbe di nuovo sciocco e dannoso per l’Italia”. Lo dichiara in una nota Potito Salatto, vicepresidente nazionale dei Popolari per l’Italia. “I risultati conseguiti dai partiti d’ispirazione popolare alle scorse elezioni europee – aggiunge Salatto – sono stati un segnale incontrovertibile e inconfutabile. Ora, Alfano, Cesa e Mauro hanno il dovere di assumere un ruolo incisivo sui temi della ripresa economica del Paese fuori dalle illusorie proposte che quotidianamente il premier lancia all’opinione pubblica cercando di blandirla per dimenticare i dati sempre più negativi che vengono pubblicati in materia di crescita, occupazione, tassazione, immigrazione. La costituzione in atto di un unico gruppo parlamentare è un grande passo in avanti verso il partito dei Popolari per superare le attuali articolate sigle, ma non è risolutivo se non accompagnato da proposte concrete avanzate al Governo e da realizzare il più presto possibile. Il tempo stringe, l’autunno è vicino, con tutte le incognite del caso non certo positive. Tirare a campare sulle chiacchiere non porta lontano”.

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2 Comments

  1. L’europa non c’è perchè tutti pensano all’italiana cioè per se stessi. I tedeschi non vogliono assumersi i debiti dell’Europa del sud, ma vogliono trarre il massimo profitto da un mercato protetto e poi barano pure sul 3% ma l’università di Linz in uno studio sul debito pubblico tedesco ha evidenziato come nel rapporto pil deficit pubblico i tedeschi non fanno entrare il deficit degli enti locali, poiché la Germania è uno stato federale
    inoltre non vengono contabilizzati i bond emessi dalla banca della ricostruzione mentre quelli della ns cassa deposito e prestiti si. per non palare di altri trucchi circa il surplus della bilancia commerciale tedesca. Ma il problema dell’Italia è data da una classe politica non ha mai avuto una identità etica per cui sono più importanti gli interessi di ciascun politico e non della collettività.Renzi fa quel che può ma non basta! troppe scelte rivoluzionarie gli verranno impedite che farebbero rimettere in modo l’economia perché il sistema di formazione e selezione della classe politico amministrativa è troppo legata all’illegalità!

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  2. Spero che l’unificazione di ncd udc ppi dia i frutti sperati, ma mi pare che all’orizzonte si stia profilando uno sbarramento al 5% nazionale in un accordo Berlusconi Renzi che mira a tagliare i raggruppamenti minori cosicché l’obiettivo è quello di tagliare tutti i gruppi minori nonché di evitare il diritto di esprimere preferenze all’elettore così da ingessare il sistema. Rimarrebbero in piedi forza italia pd e m5S. Io credo sia un errore impedire alle forze minori di essere rappresentate in parlamento, già il 4% nazionale e l’8% regionale e la mancanza del diritto di esprimere almeno una preferenza è un grande sbarramento, ma portarlo al 5% significa costringere l’opposizione ad agire fuori dal parlamento con un atteggiamento autoritario. Ora non tutte le opposizioni sono così tranquille ed osservanti del sistema da rispettare le leggi! Bisogna esser molto cauti e ponderati nell’introdurre forti sbarramenti. La democrazia è un fiore delicato, la necessità di governabilità non deve uccidere la rappresentatività!

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