Salatto: il Robespierre Renzi stia attento a non fare la fine del suo omonimo parigino

Potito-Salatto

ROMA – “Il novello Robespierre fiorentino, Renzi, stia attento a non fare, prima o poi, la fine del suo omonimo parigino. In democrazia, quella vera, ci si confronta con chi non la pensa allo stesso modo per convincerlo, non lo si epura. Prima Mauro, poi Mineo e Chiti fuori dalla commissione Affari Costituzionali perché sostenitori della eleggibilità del nuovo Senato non prevista dal ddl del governo. Un modo di procedere questo che non conosce precedenti nella storia repubblicana italiana e che è in assoluto contrasto con la Costituzione e le norme che regolano i gruppi senatoriali”. Lo dichiara in una nota Potito Salatto, socio fondatore dei Popolari per l’Italia. “Gli atteggiamenti autoritari – aggiunge Salatto – spesso sono un segno di debolezza da parte di chi li esercita e un atto di viltà di chi li asseconda. Il Paese tutto apra gli occhi prima che sia troppo tardi”

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