Salatto: Marino, è compito del Pd mandarlo a casa

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AFFARITALIANI – Cos’altro il Pd romano deve attendere che accada per mandare a casa il sindaco Marino? Un sindaco che non solo non ha fatto ancora nulla per la città, malgrado tutte le promesse sbandierate in campagna elettorale, ma che ha avuto in compenso la capacità di rendersi odioso a tutti. Un capo dell’amministrazione che si trova a essere contestato dai suoi dipendenti, dai suoi vigili urbani, non merita certo di rimanere al suo posto. E’ questo il nuovo che voleva rappresentare?
La cosa più impressionante è che sorride sempre come se tutto stia andando a gonfie vele per lui e per i cittadini dell’Urbe. A volte viene naturale domandarsi: “Ci è o ci fa?”. La capitale merita ben altro. Se questa è la nuova classe dirigente non ci resta che rimpiangere i suoi predecessori. Il che è tutto dire.
Ci avviamo ormai verso l’estate. Lasciamo che Marino circoli in bicicletta, senza scorta e fotografi al seguito. Secondo me ne guadagnerà, se non altro in simpatia. Bettini, il suo mentore, si lamenta di avere avuto pochi consensi per il Parlamento europeo. Visto il sindaco che ci ha donato, avrebbe meritato di non essere eletto per mondare questo peccato che difficilmente sarà dimenticato dalla gente comune e da chiunque vorrà scrivere la storia delle amministrazioni capitoline.
Detto del Pd, resta da chiedersi dove sia l’opposizione. Marchini, se ci sei batti un colpo. Ma forse è meglio di no.

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