Santerini: Internet, rispettare privacy ma no al ‘Far Web’
AGENPARL – Strasburgo – “Il Consiglio d’Europa fa bene a porre attenzione alla questione della governance e della sicurezza in Internet. Gli episodi di ‘hate speech’, i suicidi di adolescenti a causa di accuse e insulti anonimi, i traffici telematici da parte dei pedofili e molte altre violazioni di diritti umani universali, dovrebbero farci riflettere di più sul web come spazio aperto e fondamentale ma al tempo stesso privo di senso di responsabilità”. Lo ha affermato la deputata dei Popolari Per l’Italia Milena Santerini intervenendo all’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa riunito a Strasburgo per approvare la risoluzione su governance e sicurezza in Internet.
“Il cyberspazio – ha sottolineato Santerini, che ha già presentato alla Camera una proposta di legge per contrastare l’odio razziale, etnico, nazionale, religioso, verso l’identità sessuale e la disabilità delle persone sul web – è diventato forse il principale veicolo di incitamento al razzismo, all’intolleranza e al bullismo. L’antisemitismo neonazista sul web è aumentato a dismisura in questi anni, così come nei confronti dei rom; molte deputate italiane hanno subito attacchi sessisti sul web; 4 minori su 10 sono testimoni di atti di bullismo online verso coetanei, percepiti “diversi” per aspetto fisico (67%) per orientamento sessuale (56%) o perché stranieri (43%). Occorre dunque che anche la rete, pur nel rispetto del diritto alla privacy degli utenti, sia uno spazio regolamentato, affinché diventi più facile e immediato risalire agli autori di iniziative assolutamente ingiustificabili oltre che penalmente rilevanti”.