Università: Gigli, “Bene Giannini su test Medicina, più risorse”

PRESENTAZIONE CONGRESSO INTERNAZIONALE ACCANTO AL MALATO INGUARIBILE E AL MORENTE

TALPRESS – “Condividiamo l’annuncio dato dal Ministro Giannini sull’abbandono dell’attuale sistema di ammissione ai corsi universitari di medicina. Il sistema in vigore non serviva a scegliere quelli che sarebbero stati i medici migliori, ma solo semmai a selezionare quelli più dotati di memoria”. Lo afferma Gian Luigi Gigli, deputato dei Popolari per l’Italia e professore ordinario di Neurologia nell’Università di Udine. “Affinché il metodo francese possa essere applicato seriamente in Italia – prosegue Gigli- occorre però che vengano destinate alle Università sufficienti risorse per allargare il numero degli studenti dei primi due anni e modificare i piani di studio, prevedendo anche una precoce immersione nelle pratica clinica, per poter testare davvero le attitudine dei futuri medici. Occorre infine approfittare di questa occasione per meglio raccordare i laureandi in medicina con le scuole di specializzazione post-laurea, al fine di evitare di disperdere, come oggi avviene, un prezioso capitale umano e professionale, su cui la comunità ha fortemente investito per portarlo alla laurea in medicina”.

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