Venturini (PpI Roma Capitale): Roma città aperta “all’illegalità”

VESCOVI CONTRO STRADE 'LUCI ROSSE' ROMA, ALTRE ZONE PRONTE

PRIMAPRESS – ROMA – “Stiamo andando sempre peggio, ci mancava l’ultima chicca della zona a luce rossa, dove la prostituzione sarà legalizzata o, per usare un termine quanto meno ipocrita, “tollerata”.” Lo rende noto il Coordinatore Romano dei Popolari per l’Italia Antonfrancesco Venturini. “Complimenti comunque al Sindaco Marino – Continua Venturini – al quale è stato fatto scoprire che esiste un problema prostituzione a Roma o meglio, direi, esiste un problema di decenza, sicurezza e legalità.

Il solerte presidente del IX Municipio, certamente mosso da buoni propositi ma latore di una pessima proposta, ha svelato all’Amministrazione Marino che all’Eur non ne possono più di fare lo slalom tra i preservativi e di girarsi dall’altra parte o coprire gli occhi ai bambini per non vedere uno squallido mercimonio di corpi per le strade ed, udite udite, ha avuto l’ok dall’assessore alle Politiche Sociali ad un progetto quanto meno discutibile. Il primo quesito è, ma il Sindaco e la sua assessora si erano resi conto che il problema esisteva (ed esiste)? Poi, era necessario che il buon Presidente Santoro glielo dicesse? Ed ancora, si rendono essi conto che la questione non riguarda solo l’Eur ma molte zone della nostra città?

Infine, sembra loro una soluzione legalizzare apertamente il mercimonio del corpo in alcune zone? E’ evidente che relegare le prostitute ed i loro clienti in alcune zone, oltre a danneggiare quei poveretti che hanno avuto la sfortuna di comprare una casa lì e che potranno rivenderla solo a lenoni o spacciatori, dà un messaggio pericolosissimo di debolezza delle Autorità che, non riuscendo ad eliminare il problema, lo istituzionalizzano. Allora perché non fare zone con l’accattonaggio libero o zone di libero uso di stupefacenti, od infine strade dal borseggio free?

La verità è che un messaggio di illegalità la nostra città non se lo può permettere per la sicurezza stessa dei cittadini ed il problema della prostituzione si combatte con pesanti sanzioni pecuniarie, con controllo del territorio a mezzo telecamere e costante presenza delle forze dell’ordine, con zone speciali di ZTL, magari gratuito per i residenti,onde evitare l’ingresso dei clienti delle signorine non residenti nelle ore notturne. Insomma le soluzioni non “creative” ci sono basta volerle attuare.”

Author: admin

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2 Comments

  1. il problema della prostituzione si risolverà quanto gli uomini impareranno a rispettare le donne. Fino a quel momento, che dalla legge Merlin (1958) ad oggi, non è ancora arrivato, dobbiamo decidere se è meglio spendere soldi che non ci sono per impedire agli uomini di essere complici di sfruttatori e loro stessi sfruttatori di corpi femminili, oppure aprire gli occhi e cercare, per lo meno, di tutelare sanitariamente chi vende il proprio corpo e controllare il flusso economico che rende lo sfruttamento della prostituzione uno dei migliori “affari” dei nostri tempi.

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  2. Ma chiunque ci pensi un pochino capisce che neanche in epoche remote nelle quali l’etica aveva un peso sicuramente maggiore si è mai riusciti ad cancellare per legge il ricorso al sesso a pagamento. In modo contrario si potrebbe ritenere invece che le autorità pubbliche non abbiano un compito morale di questo tipo, e allora sarebbe necessario salvaguardare in tal caso unicamente l’ordine pubblico e la regolamentazione legale, vale a dire arginare i rischi che derivano dallo sfruttamento e i danni che comporta l’evasione fiscale. Credo che dobbiamo finirla con discussioni che non portano a nulla, a falsi perbenismi. Tanto le persone che utilizzano questo servizio ci sono e non hanno colore sociale, da quando il mondo esiste – prendiamo esempio dagli altri stati europei.

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