BOLOGNA/I popolari vogliono un civico, Manes è lì

IMG_1225Il Resto del Carlino – «A Bologna il modello Brugnaro può funzionare». Ne è convinto Mario Mauro, ex ministro della Difesa del governo Letta e presidente di Popolari per l’Italia. Il senatore ed europarlamentare che ieri era in visita sotto le Due Torri accompagnato da Mirko De Carli e Sergio Angeli, coordinatori regionale e provinciale Ppi, ha voluto dire la sua sulla corsa a Palazzo d’Accursio: «Il candidato ideale è un nome civico che sia in grado di unire tutte le forze alternative a Merola già al primo turno – sottolinea Mauro -. È un’occasione da non perdere , perchè la sinistra qui è crisi come ha dimostrato l‘astensionismo alle regionali».

 Fatto il punto sullo scenario locale, il discorso si allarga a quello nazionale , con il leader dei Popolari che attacca la riforma Boschi, rea di trasformare «la Costituzione in un arbitro che fischia rigore sempre ala stessa squadra», e Berlusconi che «ai tempi del Nazareno sembrava il primo cagnolino di Renzi>>. E naturalmente non risparmia il premier, colpevole di «piegare la vita civile al suo disegno di potere>>. Da Roma si torna a Bologna: «Da parte nostra nessuna preclusione – assicura De Carli -, apriremo un dialogo con tutte le forze di opposizione, Lega inclusa, ma senza compromessi al ribasso». Il cordinatore regionale prosegue con l’identikit del candidato ideale: «Dev’essere un civico, con alle spalle un’esperienza di amministrazione anche a livello di Città metropolitana».

 Al riguardo non sembra un caso che tra i presenti all’aperitivo serale ci fosse anche Manes Bernardini di «Insieme Bologna» e Stefano Sermenghi, sindaco Pd di Castenaso, che tiene a precisare: « È solo un salto in amicizia». Toto candidato a parte, l’attacco più frontale a Merola arriva da Sergio Angeli: «È il peggior sindaco della storia della città, sono d’accordo con l’ex assessore Ronchi quando dice che il Pd per Bologna è una disgrazia».

PIETRO FRANCESCONI

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