DL BANCHE/ Di Maggio, governo espropria i risparmiatori per salvare gli amici. Gal vota contro
ROMA – “Basta slogan populistici che poi si traducono in operazioni di tutt’altro segno rispetto a quanto dichiarato. Anche in questo caso il governo dice di voler fare una cosa, ma in realtà si sta preparando ad attuare intenti molto diversi. Gli slogan usati oggi sulle banche popolari infatti vanno tradotti nella più realistica formulazione ‘Nelle banche popolari ci sono i risparmi degli italiani, è un buon bottino, prendiamoceli e poi decidiamo noi come investirli'”. Lo ha detto il senatore dei Popolari per l’Italia Tito Di Maggio intervenendo a nome del gruppo Grandi Autonomie e Libertà (Gal) in dichiarazione di voto sulla fiducia al provvedimento sulle banche popolari.
“Purtroppo dopo più di un anno di inganni, siamo obbligati a sospettare sulle vere intenzioni del governo. Così – ha aggiunto Di Maggio – sospettiamo che l’asticella degli 8miliardi di attivo, diversamente dai 30 previsti dalla normativa europea, serva a salvare la Popolare dell’Etruria. O forse che il decreto sulle popolari serva a trovare una soluzione per il Monte dei Paschi. Ci parlano di una riforma che aspettiamo da vent’anni, ma le banche popolari sono state riformate da una legge del 2012”.
“Il provvedimento è stato caratterizzato da fughe di notizie e sospetti di ‘insider trading’ su cui la Consob ha già avviato un’indagine. Il governo e la maggioranza – ha concluso Di Maggio – si preparano ad approvare una legge illiberale che viola la libertà di impresa. Ce n’è abbastanza per annunciare il mio voto contrario, quello del gruppo Gal e per lasciare libertà di valutazioni diverse ad un’altra parte del gruppo stesso”.