FAMILY DAY/Mauro: ncd-udc mettano in discussione alleanza di governo
Mario Mauro (Presidente dei Popolari per l’Italia): ‘Penso che sui senatori di Ncd e di Udc penda una responsabilità enorme: devono decidere in che campo stare. Se piegare la testa al l’ideologia o contrapporsi non semplicemente votando no ma utilizzando l’unico strumento che hanno a disposizione e cioè la messa in discussione dell’alleanza di governo. È ovviamente una linea coraggiosa ma è l’unica possibile davanti a un partito di maggioranza relativa che cerca di imporre la sua ideologia su un tema che non rientra nei programmi
di governo e che rappresenta per Ncd ed Udc una clamorosa smentita delle ragioni stesse della loro esistenza. Mi auguro quindi che Alfano, Lupi e Formigoni abbiano il coraggio di far cadere il Governo su una battaglia su cui non si possono immaginare mediazioni’.
20 Febbraio 2016
il parere di 4 ecinmoostiMARCO ONADOL’esecutivo didon AbbondioLA CRISI che colpisce inquesti giorni l’Italia non e8scoppiata all’improvviso, maaveva manifestato segnipremonitori almeno dallascorsa primavera. Era quindifin troppo facile prevedereche la manovra approvata ingiugno non sarebbe statasufficiente. Al di le0 deglieccessi speculativi, oggi ilmercato esprime un sonorovoto di sfiducia nella capacite0di questo governo di vararemanovre di risanamentocredibili e soprattutto dirimettere l’economia italianasul sentiero di una crescitarobusta e duratura, la primaregola per renderesostenibile il debito,pubblico o privato che sia. Difronte alla crisi drammaticadi questi giorni, Berlusconinon ha saputo far altro cheripercorrere i pochi risultaticoncreti e le moltepromesse: proprio cif2 cheera stato ritenuto inadeguatorispetto a una situazioneassai meno grave di quella dioggi. Chi si aspettava unoscatto di iniziativa per ridarecredibilite0 a un’azione digoverno sempre pif9 debole,e8 andato deluso.Il fatto e8 che la credibilite0 neiconfronti dei mercati internazionali,e8 come il coraggio perdon Abbondio: se non cel’hai, non te lo puoi dare,neanche in condizioni diemergenza come quelle di oggi.Soprattutto se si consideraquello che non c’era nel discorsodi Berlusconi di ieri:neanche una parola sulla necessite0di nominare immediatamenteil successore di MarioDraghi al vertice della Bancad’Italia. Che autorevolezzaha un governo che lascia scopertala carica di vertice dell’istituzionein prima linea inuna tempesta finanziaria?MICHELE BOLDRINSono in ritardoe rischiano il bancoDALLA PRIMAdichiarazione di SergioMarchionne posso dire chel’amministratore delegatodella Fiat e8 pif9 intelligentedell’ufficio stampa che poi hasmentito che nelle paroledette all’Ansa si riferisse aBerlusconi. Bisogna chiarireuna cosa: quelli che il premierchiama “i mercati” altro nonsono che i nostri concittadini.Ed e8 a loro, agli italiani, cheBerlusconi ha detto nell’auladi Montecitorio: “Voi nonavete capito niente”. Poi hapromesso di rilanciare lacrescita con i sette miliardi dainvestire al Sud, mentre haadombrato una manovracorrettiva sbagliata perche9tardiva. I conti pubbliciandavano aggiustati tre anni fa:e8 impensabile farlo per il2011, con 4-5 mesi adisposizione. La via obbligatacostringerebbe il governo atagliare dal giorno alla notte gliacquisti della spesa pubblica,finendo per innescare unarecessione automatica. Laverite0 e8 che queste personehanno perso credibilite0 agliocchi degli italiani, ed e8 questoil problema che abbiamodavanti. Su questo tema e8 statomolto istruttivo sentire icapigruppo di Pdl e Lega direche loro sono il partitocontrario alle tasse: ma se letasse le hanno appena messe?Ma che credono che i cittadinisiano proprio stupidi? Hannomesso una tassa gigantescasugli italiani che detengonotitoli, hanno ritoccato le accisesulla benzina, hanno rimesso iticket sulla sanite0. Il pericoloche abbiamo di fronte e8 che asettembre saranno costretti auna manovra correttiva “allad i s p e ra t a ”. Per riparare alritardo con cui si sono mossi,rischieranno di ammazzareil cavallo.SANDRO TRENTOIl punto non sonosolo i conti pubbliciL’ITALIA e8 in declino e sista impoverendo da anni. Seva bene quest’anno il nostroPil crescere0 dell’1 per cento.Berlusconi ha invecepronunciato parole adatte aun paese che cresce, che e8prospero, che non haproblemi particolari. Servivaun colpo d’ala: l’annuncio diuna svolta nell’azione delgoverno e invece abbiamoascoltato il solito ritornelloche l’Italia e8 in salute, che ilgoverno ha gie0 fatto tutto ilnecessario e che bastaaspettare perche9 tutto andre0a posto tra breve. Sarebbero imercati che sbagliano e chenon sanno valutare lacondizione reale della nostraeconomia. Questo ha dettoBerlusconi. Il suo deludentediscorso e8 la conferma,invece, che i mercati hannoragione. I tre anni di questalegislatura, del resto,avrebbero potuto essereutilizzati per realizzare leriforme necessarie permodificare i comportamenti,per accrescere laproduttivite0 della Pubblicaamministrazione, percostruire un nuovo sistemadi protezione sociale, percombattere l’evasione el’economia in nero, per dareal Paese la banda larga e cosecvia. L’Italia e8 da settimaneesposta agli attacchispeculativi proprio perche9gli investitori si sono resiconto che e8 un paese privodi una guida politicacredibile, capace di parlarein maniera adulta agli italianie di indicare cosa si devecambiare del nostro modelloeconomico per tornare su unsentiero di sviluppo. Non e8solo questione di contipubblici. Se fosse cosec allorala situazione sarebbe davveromeno preoccupante.FABIO SCACCIAVILLANIAndiamo versoil PortogalloQUI C’c8 UN problema ditassi sul debito. Non e8sostenibile un tasso del5-6% con un Pil che noncresce a un ritmo almenosimile. La nostra somigliaalla deriva che hainteressato il Portogallo: aun certo punto le banchenon possono pif9 sostenerel’acquisto dei titoli di debitoe il sistema si rompe, con ladifferenza che i portoghesiavevano una rete: quellacostituita dal FondoMonetario Internazionale edell’Ue.In questo contesto generaleil discorso di Berlusconi nonsposta nulla. Il premier haraccontato la solita storiellasul fatto che il governo e8 saldo,che le banche hanno superatogli stress test, che l’economiatiene. Il fatto e8 che imercati non sono un bambinodi 11 anni poco intelligentee queste cose gie0 le sapevano.Anzi, e8 proprio a questecondizioni che si sta verificandoil problema del debito.Per questo i mercati avevanosperato in uno scarto, chenon c’e8 stato, una “disconti nu i t e0 ” per dirla con un terminepolitico. Berlusconi dovevaarrivare a Montecitoriocon una risposta nuova, chefosse economica, ma anchepolitica. Poteva annunciareun diverso approccio alla politicaeconomica del Paese oanche dire che avrebbe fattofare un passo indietro a GiulioTremonti, suo ministrodell’Economia. Non ha fattoniente di tutto questo. Il suodiscorso non ha spostato nulla.E adesso arriva agosto,che e8 da sempre un mese difficileper i mercati perche9 giranopochi liquidi e gli investitoritendono a chiudere leposizioni pericolose.