Sottosegr. Domenico Rossi a Cima Grappa per Commemorazione dei Caduti

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ROMA -“L’esperienza della Grande Guerra serva anche da stimolo per procedere sulla strada di una Europa unita”- il Sottosegretario di Stato alla Difesa, On. Domenico Rossi, si è recato in rappresentanza del governo presso il Sacrario Militare Cima Grappa (Tv) dove sono stati ricordati tutti i caduti di Cima Grappa.
“Con la cerimonia odierna, che ogni anno richiama in questo sacrario migliaia di visitatori da Paesi che un tempo si sono combattuti su fronti opposti – ha detto Rossi – onoriamo tutti i ‘soldati del Grappa’ caduti su queste terre durante le concitate fasi della Grande Guerra, ma anche le centinaia di   persone, tra partigiani e civili, vittime del rastrellamento nazi-fascista del settembre 1944.

Una preziosa eredità che dobbiamo avere sempre cara, riconoscibile in quel senso di identità nazionale che ha consentito al nostro Paese di superare indenne le durissime prove degli anni successivi: il difficile riassetto sociale del dopoguerra, il tormento della dittatura, le tragedie della seconda guerra mondiale, l’umiliazione dell’occupazione nazista, la sanguinosa riscossa della Resistenza.

Ma l’esperienza della Grande Guerra deve essere anche di stimolo per procedere sulla strada di una Europa unita – ha proseguito il Sottosegretario –  affinché continui su quel cammino di cooperazione e solidarietà che ci ha fatto beneficiare, da 70 anni a questa parte, di un lunghissimo periodo di pace e stabilità.
‘Solo un’Europa davvero unita può metterci al riparo dal ripetersi degli orrori della guerra’. E’ questo il messaggio con il quale il Presidente Giorgio Napolitano, il 7 luglio scorso, ha dato l’inizio ufficiale alle commemorazioni del Centenario della Grande Guerra nel Sacrario di Redipuglia, sottolineando che ‘dall’esempio della Prima Guerra Mondiale deve derivare la convinzione dell’assoluta necessità di sradicare i nazionalismi aggressivi e bellicisti, dando vita a un progetto e a un concreto processo di integrazione e unità dell’Europa’.

Purtroppo, in molte altre aree del mondo il tessuto delle relazioni internazionali, decisivo per garantire pace e sicurezza anche all’Europa e all’Italia, sta attraversando una fase di drammaticità quale da tempo non conoscevamo.
Crisi e conflitti di estrema violenza sono in atto in Ucraina, in Siria, nel cuore del Medio Oriente, nella tormentata Libia e nei confinanti Paesi africani – ha ancora detto Rossi –  da cui parte un’ondata tumultuosa di migranti e richiedenti asilo: l’Italia e l’Europa sono esposte ai contraccolpi di tutte queste tensioni e tragedie.
E’ per questo necessario rilanciare una Politica di Sicurezza e Difesa comune che consenta all’Unione Europea di agire con autorevolezza in campo internazionale.
Un processo al quale il nostro Paese ha sempre attivamente contribuito, approfondendo e rendendo solidi ed efficaci i legami con i partner europei.

Un’azione che in questi sei mesi di Presidenza di turno del Consiglio Europeo l’Italia – ha concluso l’esponente del governo –  potrà arricchire con proposte e contenuti per supportare una visione strategica di Sicurezza e Difesa di ampio respiro, attorno alla quale catalizzare il consenso dei Partner europei.”

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