LETTERA AL ‘FOGLIO’/Mauro: rifondare centrodestra dopo regionali
“Queste regionali sono state impropriamente vissute a destra come una sorta di primarie senza capire che il messaggio mandato agli elettori era fuorvi
ante e suonava grosso modo così: non siamo in partita, non giochiamo perché prima ancora di capire se tra di noi c’è un Maradona, non ci passiamo la palla”. Lo dice in una lettera aperta Mario Mauro, presidente dei Popolari per l’Italia.
“Chi a destra è in maggioranza sa che il governo non fa politiche di coalizione, ma tutto dalle riforme ai decreti più urgenti è il frutto dell’umore di Renzi. E certo – aggiunge Mauro – sarebbe più credibile recuperare la propria identità e autonomia. Prima di tornare a parlare di centrodestra al tempo dell’Italicum sarebbe quindi opportuno trovare un’intesa su un minimo comune denominatore che oggi appare fantascienza. Chi ancora crede in un’Europa federale, in uno stato non centralista, in uno stato garante e non padrone della vita dei cittadini? Eppure anche Salvini dice di volere un’Europa diversa e molte proposte del sito di Italia Unica riecheggiano in economia le migliori del ventennio berlusconiano”.
“Da dove ripartire? Intanto da una maggiore chiarezza nei confronti del disegno neocentralista del premier. Occorre un luogo dove favorire un confronto vero. Occorre – conclude Mauro – aiutare un’area politica comprensiva della parte più rilevante delle nostre culture politiche nazionali a ritrovare una strada utile all’Italia e all’Europa intera”.
5 Giugno 2015
Più leggo queste dichiarazioni, più mi accorgo che vi è una gran confusione di idee e i neo centristi non sanno quello che vogliono fare da piccoli e il tutto rimane finalizzato al momento. Quando parlo di neo centristi parlo non solo di Mauro ma di tutti coloro che si alzano una mattina e per far parlare di se fondano un partito, un movimento di orientamento -C/D. Tutti dichiarano che la loro intenzione è quella di riunire il c/d. però continuano a dividersi. Qualcuno se ha il coraggio di spiegarmi questa contradizione, non finirò di ringraziarlo.
Carissimo Mario Mauro, non c’è bisogno di parlare, di patteggiare, di trovare tatticismi sterili, per unificare il c/d. c’è bisogno di idee e progetti seri e comprensibili e soprattutto vi è la necessità di carpire la fiducia di quell’elettorato(quasi tutto moderato) che non si reca più a votare, perché non si riconosce in nessuna formazione o movimento politico oggi presente. Ma vedo che si continua sulla stessa strada o continuando ad infilarvi in vicoli cechi. Questo da solo spazio ai venditori di fumo e a chi persegue la politica del populismo. Ma questi ultimi sono l’effetto e non la causa di una proposta politica “SERIA E CONRETA”