Lombardia, Baldini: “Tutela frontalieri ok, ma serve ribilanciare i rapporti con la Svizzera”

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Baldini (Misto) interviene in Consiglio Regionale sulla questione dei 50 mila lombardi che lavorano oltreconfine.

“Un numero così elevato di frontalieri italiani che quotidianamente attraversano i confini della Lombardia per andare a lavorare in Svizzera evidenzia come sia alta in termini di qualità l’offerta di lavoro da parte di lavoratori italiani e al tempo stesso la domanda dei datori svizzeri”; Maria Teresa Baldini consigliere regionale Gruppo Misto ha votato favorevolmente alla mozione a tutela dei 50 mila lombardi che lavorano oltre confine.

“Certamente in questa prima fase di urgenza tutti gli sforzi devono essere volti a tutelare i nostri lavoratori dal recente venir meno da parte degli svizzeri degli accordi sottoscritti con l’UE in materia di libera circolazione dei cittadini svizzeri e dei cittadini europei negli opposti ambiti” ha approfondito il consigliere Baldini che ha poi messo in guardia: “Ma prima o poi dovremmo anche interrogarci sul perché un così elevato e altamente specializzato numero di lavoratori trova solo nelle vicina Svizzera una risposta alle proprie istanze di un lavoro corrispondente alla propria alta specializzazione ed adeguatamente retribuito”.

“Come potremmo essere noi attrattivi agli investimenti delle imprese estere e al mantenimento delle nostre in procinto di andar via, se già una così grande massa di lavoratori trova soddisfazione quotidianamente all’estero per le proprie esigenze?” ha chiesto il consigliere.

Baldini ricorda anche quanto la mozione discussa in consiglio impegni il Governo nazionale di imporre alla Confederazione Elvetica di rispettare gli impegni con l’UE del 1999 in materia di libera circolazione delle merci e dei lavoratori e propone di intraprendere un serio lavoro di interscambio su quelle che sono le necessità culturali, turistiche e socio-economiche di potenziale interesse per gli elvetici al fine di compensare lo sbilanciamento dei rapporti che al momento è in essere.

Luogo di studio di questi interventi, ritengo che sia la commissione speciale per i rapporti tra Lombardia, Confederazione Elvetica e province autonome.

“Il nostro turismo, ad esempio, costituisce certamente elemento di grande attrattiva, l’impegno deve essere quello di ricreare le condizioni di qualità della vita e senso di legalità che ci apparteneva e che fa ancora parte della cultura svizzera” ha chiuso Baldini.

 

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