Mauro: Europee, con Ncd e Udc cartello elettorale, serve progetto

Camera, Commissione Difesa - Audizione del ministro della Difesa Mario Mauro

 

Adnkronos, Roma – Non basta mettere insieme chi non è di sinistra- Lupi? Credo a suo impegno in UE – “Il discorso delle elezioni europee va oltre le candidature, investe il disegno europeista di matrice popolare. La vera differenza tra le consultazioni del 25 maggio e le scorse politiche è che mai come oggi c’è in ballo il progetto-Europa come tale. Solo così si capisce la posta in gioco”. Lo dice all’Adnkronos il senatore dei Popolari per l’Italia Mario Mauro, coordinatore della campagna elettorale Ncd-Udc e Popolari. “Ci sono -spiega- tre forze in campo: i socialisti, e qui va dato atto a Matteo Renzi di aver fatto chiarezza collocandovi il Pd e ponendo fine al catto-comunismo; c’è un polo euroscettico, rappresentato da Grillo, straordinariamente presente nelle ferite che caratterizzano la nostra società; e c’è la matrice popolare, l’unica che ha saputo far funzionare l’Europa (i socialisti sono diventati europeisti solo dopo la caduta del Muro di Berlino…)”. Fatta la premessa, Mauro si concentra sull’operazione in corso con Ncd e Udc e l’idea di ‘guardare’ a Forza Italia: “Quel partito ha avuto alti e bassi sul tema dell’Europa: a tratti è stato europeista, ma poi ha virato verso l’euroscetticismo e la contrarietà all’euro. Per me non funziona e lo dimostra che Fi ha perso milioni di voti”. Non è tutto. Per Mauro è indubbio che l’operazione con alfaniani e centristi “non ha assunto la forma che avevo immaginato. È vero: per adesso si tratta di un cartello elettorale, ma è vero anche che c’è la volontà di farne un progetto politico stabile. Su questo sarà cruciale il verdetto degli elettori. Ma il progetto non può caratterizzarsi come la partita per riunire tutti coloro che non sono di sinistra. Questo non basta. Significherebbe fare un contenitore senza cultura”. Quanto al suo rapporto con Maurizio Lupi, Mauro assicura: “Dobbiamo prendere molto sul serio la buona volontà di Lupi di essere protagonista della prossima legislatura europea. Va apprezzato per questo impegno”.

CHI SI CANDIDA A UE SI IMPEGNI A RESTARCI PER LAVORARE  Adnkronos, Roma – Sono due gli auspici del senatore popolare in vista di queste elezioni: “Da un lato -afferma Mauro- che ci si candidi in Europa per starci e questo richiede un impegno senza sosta per un grande progetto che, non dimentichiamolo, ha consentito all’ex Est europeo di far parte integrante della casa comune. Una svolta storica che ho visto con i miei occhi nei 14 anni da europarlamentare”. In secondo luogo, “spero che sia l’occasione per una rigenerazione della classe dirigente. Non a caso abbiamo candidato tanti giovani. Posso citare Matteo Forte, Pietro Sbaraini, Simone Venturini. Poi c’è anche un candidato con forte esperienza come il generale Domenico Rossi”. In sostanza, sarà dal 26 maggio che si capirà dove potrà andare il progetto di cosa popolare e/o moderata. E mentre liquida come infondate le indiscrezioni su un possibile passaggio al gruppo Misto, Mauro ribadisce: “Oggi l’intesa con Ncd e Udc è un cartello elettorale: il progetto si discuterà nel tempo. È un progetto che ho nel cuore ed è una delle ragioni per cui sono venuto a fare politica in Italia”.

 

 

 

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2 Comments

  1. Il progetto parte se si ha la forza di liberarsi di zavorre come Dellai. Che sulla stampa trentina continua a blaterare di alleanze strutturali e perpetue fra “popolari” e Pd. I veri Popolari, anche in Italia, non possono che essere alternativi alla sinistra! Se non farete presto chiarezza decidendo da che parte stare, siete condannati a sparire. E se Mauro fosse stato più netto rispetto all’esigenza di ricostituire un’ampio schieramento moderato che, in prospettiva, includa anche una Forza Italia post-berlusconiana, senza farsi stoppare dai vari nostalgici senza voti di un centrino che guarda a sinistra, oggi sarebbe certamente un candidato di punta nella lista unitaria del PPE italiano alle europee. Auguri.

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  2. E’ già serve un progetto politico e non un cartello elettorale!
    Ma per fare un progetto occorre il “coraggio” di essere tra la gente (e non tra i pochi interessati alla politica), in mezzo a quel 50% di italiani che, anche a causa della nuova ipotesi di legge elettorale, saranno disincentivati dal partecipare alla vita politica del paese nel 2018.
    Insomma, per un progetto politico occorre essere “rivoluzionari ed andare nelle periferie” (cito Bergoglio). Per un progetto politico occorre infine “spirito di sacrificio” che le generazioni degli attuali leader politici non hanno conosciuto.
    Il cartello elettorale farà dei “martiri”. Speriamo che il loro “sangue” possa scuotere il mondo cattolico e popolare per trovare unità attorno ad un progetto davvero nuovo.
    Auguri di una Santa Pasqua!

    http://www.danielericciardi.net/2014/04/15/i-martiri-delle-elezioni-europee/

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