Popolari per l’Italia: fiducia al Governo niente affatto scontata

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FUTURO EUROPA – di Giulia Cortese – Si è svolta oggi a Roma la Conferenza Organizzativa nazionale dei Popolari per l’Italia, coordinata dal Presidente Mario Mauro, presente insieme ai Vicepresidenti Potito Salatto e Vincenzo Niro, i Sottosegretari dei Popolari per l’Italia Angela D’Onghia (Istruzione), Domenico Rossi (Difesa) e i parlamentari Tito Di Maggio e Mario Caruso, oltre ai Coordinatori regionali e territoriali del PpI.

Numerosi i temi trattati nel corso dei lavori nella sala principale del Centro Congressi Cavour di Roma gremita di dirigenti del PpI, stampa e pubblico. Dal Patto di Stabilità previsto dal governo Renzi alla legge elettorale e l’attuale crisi economica, fino ai gravi episodi di corruzione nell’amministrazione capitolina.

“La nostra delusione nei confronti dei risultati di questo governo continua a crescere. I suoi risultati sono scarsi e il disagio nel paese è ormai lampante. Lo dimostrano le iniziative dei sindacati e il calo dell’1,5 percento della popolarità di Matteo Renzi ogni settimana. Fatti che ormai nessuno può nascondere. Per questi motivi non possiamo continuare a dare per scontato l’appoggio al suo governo”, ha detto il Senatore Mauro, che ha continuato: “la legge di stabilità ha evidenti problemi di copertura e ha già suscitato i richiami dell’Unione europea, in quanto mette in discussione la stabilità dell’Eurozona. Nella legge, definita espansiva, si parla di 75 miliardi di fabbisogno coperti da nuove entrate frutto di crescita economica. È chiaro a tutti che queste previsioni non sono realistiche. Il nostro timore è che questo buco sarà colmato da nuove tasse piuttosto che dalle clausole di salvaguardia, già previste”.

Per quanto riguarda la legge elettorale, Mauro ha espresso il sospetto che Renzi, nonostante affermi di voler andare avanti fino al termine della legislatura nel 2018, intenda in realtà andare al voto in primavera con lo scopo di imporre la sua leadership sul Partito Democratico: “i renziani in Commissione affari costituzionali alla Camera introducono election day e Mattarellum. A che scopo accade tutto questo, se non per andare al più presto alle elezioni politiche anticipate? L’Italia – ha detto Mauro – ha bisogno di azioni e non di elezioni, come la gente scesa in piazza ieri per lo sciopero generale hanno dimostrato. Renzi deve fare i conti con la realtà, è ora di finirla di rispondere a problemi concreti con la sola comunicazione”.

In tutte le Regioni, il Partito è già organizzato con una rete territoriale e in vista delle Regionali del prossimo anno è intervenuto tra gli altri il Coordinatore della Campania ed ex presidente della Regione Enzo Rivellini: “In tutti i comuni della Campania siamo già impegnati per presentare le liste dei Popolari per l’Italia alle prossime elezioni regionali. Siamo sicuri che il lavoro che stiamo portando avanti sul territorio, non potrà non portare i suoi frutti. L’astensionismo, a nostro avviso, può essere contrastato solo in questo modo”.

Tra gli altri interventi dei dirigenti territoriali, quello del Coordinatore del Lazio Renata Jannuzzi, che ha rilevato l’immagine particolarmente negativa della politica italiana, sottolineando come non sia accettabile che l’attivismo in politica venga svalutato – e comunque guardato con sospetto – a causa della pessima condotta di tanti dei nostri politici, i quali perseguono più che altro piccoli interessi personali, spesso ai limiti della legalità e a scapito dell’interesse comune. “Io voglio tornare ad essere una persona che non si vergogni di fare politica – ha concluso il suo intervento Renata Jannuzzi – e vorrei che ognuno di noi, in questa sala, si facesse portavoce del messaggio che si può fare politica onestamente”.

E proprio sulla grave crisi istituzionale, politica e giudiziaria al Comune di Roma è intervenuto il Vicepresidente dei Popolari per l’Italia Potito Salatto: “L’inchiesta della Procura di Roma ha messo in luce un’insopportabile situazione di malaffare nella Capitale. Vogliamo le elezioni per superare la grave situazione politica e istituzionale che si è creata in Campidoglio. Vogliamo alla guida del Campidoglio una persona in grado si assicurare moralità, legalità, efficienza e sicurezza. Siamo convinti che la persona migliore in grado di raggiungere questi obiettivi sia Domenico Rossi”. Così è intervenuto Salatto che ha lanciato per acclamazione la candidatura a Sindaco di Roma dell’onorevole Domenico Rossi, Generale di corpo di armata dell’Esercito, attualmente Sottosegretario alla Difesa.

Tornando alla situazione di declino che ha colpito il Paese e dalla quale al momento non si intravede una via d’uscita, ha concluso Mario Mauro: “La realtà ormai chiede il conto al Presidente del Consiglio. E’ in gioco la tenuta del Paese e il destino di una generazione. La nostra non è un’ostilità nei confronti di Renzi, ma un’ulteriore richiesta, forse l’ultima, al capo del governo, di recupero di concretezza nella sua azione”.

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