Riforme: Di Maggio, i voti valgono più dei veti e dei deliri di onnipotenza di Renzi
Roma – “Delirio di onnipotenza di un giovanotto, passato dalla segreteria del suo partito alla Presidenza del Consiglio senza nessun vaglio popolare che si permette di non accettare veti da parlamentari eletti dal popolo nel regolare esercizio del loro mandato”. Il senatore Tito Di Maggio dei Popolari per l’Italia ha bollato così le affermazioni che Matteo Renzi ha fatto nel corso del suo viaggio in Cina a proposito delle sostituzioni di Mario Mauro e Corradino Mineo in commissione Affari costituzionali al Senato.
“Un caudillo di borgata che gioca a fare il Presidente del Consiglio e che tuttavia – ha aggiunto Di Maggio – riesce a mettere in atto provvedimenti di epurazione che violano i principi costituzionali e annunciano un golpe strisciante. Quando questo Parlamento deciderà di reagire?”