ROMA/Venturini: serve una conferenza programmatica
Le elezioni a Roma Capitale per riconsegnare il prima possibile la Città ai romani ed agli organi democraticamente scelti dai cittadini si avvicinano a grandi passi e sono previste, secondo quanto assicurato dal Presidente del Consiglio, a giugno prossimo. E’ tempo di voltare pagina e di assicurare un governo stabile e strettamente in sintonia con la Città per farla rinascere come un’araba fenice dalle proprie ceneri, avendo purtroppo raggiunto un punto tale di degrado e sciattezza rappresentato, da ultimo, dalle sconfortanti immagini del guano che sta ricoprendo parte del centro storico. Non è tempo di recriminare di chi sia la colpa, la colpa è di tutti e di nessuno, di chi si è approfittato e di chi si è girato dall’altra parte, degli onesti troppo tiepidi e dei disonesti che si sono voluti arricchire, di chi ha votato amministratori rilevatisi inadeguati, ma soprattutto di chi non è andato a votare, la certezza che ho è che, comunque, oggi non dobbiamo perdere tempo in accuse reciproche tra diverse fazioni ma guardare avanti e spendere tutte le nostre energie per un nuovo progetto di Capitale. Noi Popolari per l’Italia in questo cammino ci saremo e siamo sempre più convinti che Roma abbia necessità di un rinnovamento della classe dirigente con la consegna delle chiavi della Città al centro destra, parte che meglio di altre è in grado di rappresentare quei principi popolari e culturali su cui si basa la tradizione della nostra civiltà occidentale, la quale ha bisogno di una forte riaffermazione in questo delicato momento storico, riaffermazione che non vedo proprio quale migliore punto di partenza possa avere se non la Capitale mondiale della cristianità. Per raggiungere l’obiettivo, però, è necessario che tutte le componenti marcino unite e si costruisca una grande lista civica popolare (nella quale far confluire tutti coloro che si riconoscono nel Popolarismo Europeo) da coalizzare con Fratelli d’Italia e Noi Con Salvini, con candidati al Comune ed ai Municipi da un passato specchiato, onesti e competenti, con un candidato Sindaco forte che abbia rilevanza nazionale e conosciuto dal grande pubblico, solo così si potrà sottrarre la Città ad un PD rilevatosi inadeguato che ha sfiduciato il suo stesso Sindaco ed a coloro che pensano più a porsi “contro” qualcosa che a risolvere realmente i problemi, ma soprattutto privi di una solida base politico/culturale che si possa identificare nelle grandi famiglie europee, elemento questo indispensabile per una valida guida della Capitale, guida che non può essere semplicemente amministrativa ma che deve necessariamente anche avere una valenza politica nazionale ed internazionale, oltre che di alto profilo morale.
Al lavoro, quindi, per individuare un programma condiviso ed attuabile non solo nel breve termine ma con una visione a media e lunga scadenza, per questo noi Popolari per l’Italia convocheremo una conferenza programmatica per i primi di marzo prossimo, né troppo presto né troppo vicino rispetto alle elezioni, in modo da esporre le nostre idee e dare il nostro contributo per la rinascita della Città nel momento in cui inizierà ad esserci massima attenzione, ma in tempo per la costruzione del programma e delle alleanze elettorali. Qualche anticipazione. I temi fondamentali sono economia e lavoro, sicurezza, trasporti, ambiente e decoro, ma anche il tema importante del rapporto tra cittadini ed eletti, che deve essere sempre più vicino e fiduciario. La visione che dobbiamo avere per Roma è di costruire una città che sia una Capitale mondiale del turismo e della cultura, che sono la nostra vera ricchezza ed intorno ai quali tutte le altre tematiche possono girare ed integrarsi. Il turismo e la cultura creano economia e lavoro, poi una città accogliente per gli stranieri deve essere anche sicura, pulita e decorosa, avere trasporti efficienti ed un traffico sostenibile. Il rapporto tra periferie e centro deve essere rivoluzionato, devono esistere più centri. A Roma ogni quartiere e municipio ha sue caratteristiche, una sua storia e delle sue peculiarità, bisognerà solo riscoprirle e valorizzarle, dando maggiori autonomie sulla esperienza degli arrondissement parigini. Uno specifico Ufficio di promozione della Città all’estero dovrà essere istituito, per indirizzare a Roma i vari tipi di turismo (dal vacanziero al religioso, dal fieristico al culturale), non è accettabile che non si faccia ciò limitandosi a gestire le presenze che spontaneamente comunque ci sono. Allo sviluppo economico sui detti temi deve affiancarsi anche quello sui grandi comparti come quello immobiliare che sta pericolosamente stagnando, con semplificazioni amministrative, facilitazioni nelle transazioni immobiliari, riqualificazione dell’esistente, censimento e razionalizzazione dell’immenso patrimonio immobiliare di Roma Capitale. Il commercio, poi, ha assoluta necessità di attenzione con la valorizzazione delle botteghe storiche e dei negozi di prossimità, individuando anche i centri commerciali naturali, numerosissimi in città, ai quali dare il massimo sostegno per il loro sviluppo. I trasporti e l’ambiente sono strettamente connessi. E’ necessario un ammodernamento dei mezzi pubblici con una preferenza per i veicoli elettrici, la cui rete potrebbe essere potenziata con il maggior numero possibile di filobus; la reintroduzione, poi, dei bigliettai eliminerebbe le perdite dovute a chi abitualmente non paga la corsa e costituirebbe elemento di maggior sicurezza soprattutto nelle corse notturne ed in zone poco frequentate. Le due ruote, biciclette, ma soprattutto moto e motorini, che costituiscono il più comune e pratico mezzo di trasporto privato, devono essere incentivate con facilitazioni sulla fiscalità e nella circolazione e sosta, ad esempio consentendo ad essi l’uso delle corsie preferenziali. Non da ultimo il tema del decoro deve intendersi non solo come pulizia ed ordine della Città, ma anche come decoro morale di una comunità che non lascia nessuno indietro per cui su molti temi è necessaria particolare attenzione dalle pari opportunità nel mondo del lavoro per le donne, ai servizi per la famiglia (asili nido, scuole, assistenza anziani etc.), dal sostegno ai disabili, che significa anche avvio ed accompagnamento all’occupazione, all’attenuazione delle difficoltà, a volte drammatiche, di un preoccupante numero di padri separati. Il rapporto, poi, tra elettore ed eletto deve essere rafforzato, innanzi tutto mai più a Roma primarie non istituzionalizzate che tanti problemi possono porre, esse dovranno essere gestite direttamente dal Comune con un regolamento da attuare sulla scorta di altri già esistenti in Italia; poi, i singoli consiglieri dovranno impegnarsi a ricevere gli elettori per tre ore la settimana ed ad evidenziare in un proprio sito internet l’attività istituzionale svolta settimanalmente. Insomma molto c’è da dire e da fare, noi Popolari per l’Italia ci siamo e ci saremo.
Antonfrancesco Venturini
Coordinatore di Roma Capitale dei Popolari per l’Italia