Sblocca Italia: Di Maggio, incremento estrazioni e’ aumento di morte e tumori
ROMA- “Tralasciando le facilitazioni alla più malavitosa delle attività, ovvero il trattamento dei rifiuti tossici, contenuta nello Sblocca Italia, ci sono innumerevoli altri motivi per non votare questo decreto, ma dei più importanti voglio sottolineare quelli che riguardano le estrazioni petrolifere”. Lo ha detto il senatore dei Popolari per l’Italia Tito di Maggio, annunciando nell’aula del Senato il suo voto contrario al cosiddetto decreto ‘Sblocca Italia’.
“Innanzitutto – ha detto Di Maggio – c’è una subdola e capziosa forzatura costituzionale in questo provvedimento che fa propria la riforma, che invece deve affrontare ancora un lungo iter parlamentare, laddove espropria le Regioni in materia di territorio e tutela ambientale. Attraverso questa forzatura la Basilicata, la mia regione, viene espropriata del suo patrimonio energetico”.
“Ma c’è dell’altro. Anni di estrazione petrolifera hanno già portato in Basilicata povertà e morte, il più alto tasso di incidenza tumorale e il più basso reddito pro capite del Paese. Mentre l’altra ricchezza della mia terra, l’acqua – ha aggiunto Di Maggio – viene contaminata dalle aziende petrolifere sin nelle falde. Sotto la diga del Pertusillo, quella che rifornisce di acqua anche metà della Puglia, in questo momento viene perpetrato un disastro tale da far impallidire la Terra dei Fuochi”.