Strage al Tribunale di Milano/Venturini: Nessun metaldetector può guardare dentro il cuore dell’uomo
La strage avvenuta al Tribunale di Milano deve vedere tutto il Paese unito nel dolore per le vittime di un gesto sconsiderato. La prima cosa da fare è evitare accuratamente che il tragico fatto si trasformi in un festival dell’ipocrisia. Per me, come per tanti avvocati, magistrati e consulenti, che ogni giorno sono sul campo negli Uffici Giudiziari non è certo una novità che, per come sono strutturati oggi i controlli per l’accesso ai detti Uffici, falle del genere siano possibili. Lo stupore di tutti stupisce. Al Tribunale Civile e Fallimentare di Roma, ad esempio, non esiste alcun controllo, l’ingresso è assolutamente libero per tutti, al Tribunale Penale di P.le Clodio il controllo c’è con il metal detector per il pubblico, invece magistrati ed avvocati hanno un accesso con il solo controllo del tesserino, che lascio alla fantasia di ognuno pensare come sia facile eludere, basta una toga sul braccio e mostrare velocemente anche la tessera dell’autobus, soprattutto nelle ore di punta. Pertanto che possano accadere fatti del genere è assolutamente possibile, dobbiamo interrogarci, quindi, su cosa è necessario fare evitando inutili polemiche che sarebbero del tutto strumentali. Innanzi tutto, senza farsi trasportare dall’emozione del momento, bisogna considerare che in un Tribunale, soprattutto grande come quelli di Milano e di Roma, il via vai degli addetti ai lavori (magistrati, avvocati e consulenti) è talmente consistente che pretendere di assoggettare tutti al metal detector mi sembra veramente inipotizzabile, se non si vuole una sostanziale paralisi nei Palazzi. La scelta, quindi, è mantenere le attuali condizioni di controllo del tesserino, magari sollecitando gli addetti alla sicurezza ad una verifica assolutamente stringente, accettando, però, il rischio calcolato di possibili falle, vista anche la facilità con cui è possibile falsificare una semplice tessera di plastica, oppure mettere i tornelli con tesserine magnetiche (da fornire anche alle segretarie degli studi), il che consentirebbe un controllo sicuro e la falsificazione sarebbe più difficile. Quest’ultima mi sembrerebbe la soluzione di mezzo più idonea in quanto darebbe una certa sicurezza e consentirebbe un passaggio molto più veloce di quello con il metal detector.
Antonfrancesco Venturini
Coordinatore Dipartimento Nazionale Giustizia PPI