UMP o Partito della Nazione unico renziano?

BONALBERTI www.formiche.net – In rotta con la sinistra di Vendola e di Landini e alla prova di forza con quella interna, Matteo Renzi sta mettendo in fibrillazione ciò che rimane del NCD e UDC riunitisi nella nuova Area Popolare. Diversi parlamentari incerti cercano di garantirsi il futuro promettendo fedeltà al premier che, non a caso, deve rinviare la nomina del ministro per gli affari regionali, dopo aver scippato al NCD l’ambito ministero delle infrastrutture approfittando della scandalosa gestione del caso Lupi. Tutto rinviato a dopo le elezioni regionali? Difficile che il frenetico “ Bomba” fiorentino rinunci a fare l’en plein nella sua partita organizzata alla conquista finale del potere pressoché esclusivo sull’Italia.

In bilico i rinnovi dei governi regionali nel Veneto e in Campania, il centro-destra, che sta vivendo la più forte frantumazione dopo la lunga stagione a dominanza berlusconiana, rischia di ritrovarsi al governo nel ridotto della sola Lombardia accerchiato da governi regionali tutti di stretta marca PD renziana, salvo qualche possibile sorpresa:  l’Umbria dell’amico Ricci, sindaco di Assisi?

Nasce da questa consapevolezza la riflessione sul tema che caratterizzerà lo scenario politico post elettorale di Maggio: partito della nazione, una sorta di partito unico come ha paventato l’On Cicchitto, o UMP, unione dei movimenti popolari italiani?

Ciò che sta accadendo in Forza Italia con l’inevitabile scissione della componente facente capo all’On Fitto, insieme a quanto da tempo stanno organizzando Mario Mauro con la Federazione dei Popolari Italiani, Corrado Passera con Italia Unica e Flavio Tosi con la sua componente raccolta attorno a Il Faro, rappresenta il nucleo fondante di una ricomposizione dell’area popolare, laica, liberale, riformista, europeista e trans-nazionale che sfocerà nel nuovo soggetto politico alternativo al  Partito della nazione  renziano.  Il primo collegato strettamente al PPE e il secondo inserito a pieno titolo nel PSE.

Spetta ad Alfano e amici dell’area popolare, ogni giorno di più ridotti al ruolo di accoliti di un monocolore renziano, decidere se intendono concorrere con pari dignità alla ricomposizione dell’area popolare italiana o se dividersi tra le opportunità offerte dal giovin signore fiorentino e la coerenza a una storia politica e culturale che ci accomuna. Tutto ciò comporta, tuttavia, delle scelte non contraddittorie a cominciare da quella sulla legge elettorale di cui Renzi vorrebbe l’approvazione nella versione del famigerato Italicum prima delle elezioni di Maggio. Spetta, altresì, agli amici di Forza Italia meditare sul loro futuro dopo la fallimentare scelta dello sciagurato patto del Nazareno.

Grande è il fermento nella vasta galassia del mondo cattolico, ancora una volta chiamata a una scelta di campo senza equivoci e dalla quale ci si augura possa emergere una nuova classe dirigente destinata a sostituire quegli attori consumati di una rappresentazione politica ormai obsoleta. Noi della Federazione dei Popolari italiani abbiamo scelto di partecipare alla formazione del nuovo soggetto politico dell’UMP, nella quale intendiamo apportare la migliore tradizione dei popolari e democratico cristiani italiani.

Ettore Bonalberti

Author: admin

Share This Post On

Submit a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *